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08 novembre 2024, Aggiornato alle 18,37
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Politiche marittime

Addio al polistirolo, nel mare di Ischia la pesca diventa ecosostenibile

Agli operatori dell'isola sono state donate cassette in materiale ecocompatibile


Obiettivo sostenibilità per la piccola pesca artigianale che opera nel mare di Ischia. Agli operatori dell'isola sono state infatti donate cassette in materiale ecocompatibile: sostituiranno quelle di polistirolo utilizzate per il pescato, scongiurando dunque danni consistenti – in termini di rilascio di plastiche e microplastiche – per gli ecosistemi marini. 

L'iniziativa rientra nella progettualità proposta dai comuni di Ischia, Forio e Serrara Fontana, insieme all'Area Marina Protetta Regno di Nettuno dal titolo "Pesca in Campania - qualità e tracciabilità" (misure 1.43 e 5.68 del finanziamento ottenuto tramite Regione Campania e Ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste). Le cassette sono state distribuite agli operatori: potranno essere lavate, sanificate e riutilizzate, garantendo un impatto minimo sull'ambiente: sono dotata anche di un chip di riconoscimento, che favorirà la tracciabilità del pescato. 

"La cosiddetta transizione ecologica passa attraverso piccoli step, non rivoluzioni radicali", sottolinea il direttore dell'area marina protetta Regno di Nettuno, Antonino Miccio. 

"Un'azione importante, il problema della cosiddetta marine litter continua a minacciare pesantemente la vita del mare, entrando nella catena alimentare e minacciando lo stesso essere umano", sottolinea Roberto Sandulli, ordinario di Zoologia Università degli Studi di Napoli "Parthenope", che ha preso parte al press tour che – dal borgo di Ischia Ponte, con il suo piccolo mercato del pesce, alle storie di giovani pescatori che portano avanti con fierezza la tradizione di famiglia - ha mostrato alcune tra le più straordinarie storie di pesca sostenibile nel Regno di Nettuno.

Tra queste, l'iniziativa dello chef stellato Pasquale Palamaro, due stelle Michelin con Indaco del Regina Isabella, da sempre convinto ambasciatore della valorizzazione del pescato nel rispetto della sua stagionalità: con Marificio, a Ischia, ha inventato una linea di salumi di mare che si ispirano a quelli di carne, valorizzandoli nel sapore e rilanciando così, con un'idea creativa, una filiera produttiva che punta con forza all'artigianalità e alla sostenibilità del settore ittico dell'isola: nascono così prodotti come la bresaola di tonno, la lonza di morone, la salamella dolcemare e la ‘nduja di spigola. 

Nel corso dell'iniziativa "Miglio zero. Gusto vero", inserita nel programma dell'iniziativa "Pesca in Campania - qualità e tracciabilità", alcuni tra i pescatori dell'isola hanno dialogato con gli studenti dell'istituto comprensivo Forio II – scuola primaria di Fontana, sottolineando l'importanza del rispetto del mare e delle sue regole e incuriosendoli sulle difficoltà e sui privilegi di una quotidianità vissuta a bordo di piccoli gozzetti. Di tradizione marinara dell'isola, a dispetto di un'anima evidentemente legata alla terra e rappresentata dal coniglio all'ischitana, ha parlato lo scrittore Ciro Cenatiempo, introducendo un percorso in musica con il cantattore Gaetano Maschio, che ha ripercorso la tradizione letteraria vernacolare e musicale dell'isola sottolineando gli intrecci con le storie di mare e dei pesci.

E la valorizzazione del pescato attraverso la cultura enogastronomica del territorio ha infine ispirato lo showcooking che a Forio ha tradotto, attraverso il talento degli chef Franco Porto ("La Romantica"), Mario Calise ("La Locanda di Vito"), Alida Mendella ("La Rondinella"), Gianluca D'Ambra ("Da Ciccio), Nazar Barakouskjy ("Da Maria Internazionale"), Maurizio Patalano ("Panetteria Slama"), Francesco D'Ambra (Truck food) e Vito Rullo (Aragona Palace) - in sette piatti differenti alcuni tra i pesci più pescati in questo periodo.

Tag: pesca - ambiente