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02 novembre 2024, Aggiornato alle 18,30
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Acquisto mezzi pesanti, nel Milleproroghe non figura l'estensione dei termini di consegna

Oltre al rinnovo del credito d'imposta, l'autotrasporto chiede al governo di recuperare questa svista

(ER0L/Flickr)

Le associazioni dell'autotrasporto merci e passeggeri e la filiera industriale e commerciale automotive denunciano che nel prossimo DL Milleproroghe, da poco approvato dal consiglio dei ministri, non figura l'estensione dei termini di consegna dei beni strumentali tradizionali, tra cui rientrano i veicoli acquistati dalle imprese che effettuano servizi di trasporto.

L'auspicio è che, oltre al rinnovo del credito d'imposta riservato alle imprese del Mezzogiorno previsto dal DDL Bilancio 2023 in via d'approvazione in questi giorni, si proceda in sede di conversione parlamentare del DL Milleproroghe ad estendere di sei mesi i termini di consegna dei beni oggetto del credito d'imposta in scadenza il 31 dicembre 2022, ed in particolare ai:

• beni strumentali materiali tradizionali e innovativi ordinati nel 2021 e per cui è stato versato un acconto del 20 per cento (dal 31/12/2022 al 30/06/2023);
• beni strumentali materiali tradizionali e innovativi ordinati nel 2022 e per cui non è stato versato acconto (dal 31/12/2022 al 30/06/2023);
• beni strumentali materiali tradizionali ordinati nel 2022 e per cui è stato versato un acconto del 20 per cento (dal 30/06/2023 al 31/12/2023);

La mancanza di questo elemento, spiega Anita in una nota, potrebbe aggravare ulteriormente lo stato di salute soprattutto delle automotive, che già fronteggia da anni il rallentamento su tutte le principali catene di approvvigionamento, la penuria di chip per far funzionare i dispositivi, le materie prime e i semi-lavorati. Il rischio è quello di non riuscire a rispettare le scadenze previste dalla Legge di Bilancio 2021. La categoria chiede altri 6 mesi di proroga, «che nulla avrebbero impattato sui bilanci dello Stato», afferma Anita.

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