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07 maggio 2025, Aggiornato alle 17,21
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A Messina Jolly Cristallo made in Corea

La nave fa parte di un ordine di otto unità. Investimento di oltre 300 mln di dollari. Certificate "Greenplus" dal Rina possono approdare in porti a bassi fondali 


Il gruppo Messina aggiunge un'altra nave alla propria flotta. E' la Jolly Cristallo, battezzata oggi presso i cantieri Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering di Seul in Corea del Sud.
La compagnia genovese avrà entro il 2014 otto nuove navi di questo tipo con una capacità media di 3.100 teu e 6.350 metri lineari di carico rotabile. 
 «La costruzione della Jolly Cristallo assieme alla realizzazione delle altre prime tre unità gemelle, costituisce  un' autentica svolta per la Ignazio Messina & C SpA che è entrata sul mercato delle new-building  con l'obbiettivo principale di un ammodernamento della flotta di proprietà» ha detto la compagnia in una nota. Il valore complessivo di questa prima fase dell'investimento supera i 300 milioni di dollari.
Interamente progettate dai tecnici della compagnia genovese,  finanziate dal gruppo Banca Carige e costruite le prime quattro dai cantieri coreani Daewoo - mentre le successive quattro che saranno consegnate nel 2014 verranno realizzate sempre in Corea del Sud ma presso i cantieri STX – le navi sono dotate di un sistema di pulizia dei gas di scarico in porto e per questo tra le prime al mondo ad aver ottenuto da parte del Rina la qualifica Greenplus che certifica il rispetto dell'ambiente. Lunghe 240 metri e larghe 37,50, sviluppano una velocità a pieno carico di 21,5 nodi, 11,50 metri di pescaggio e una portata di 45.200 tonnellate. Queste caratteristiche consentono di scalare anche quei porti africani che per i bassi fondali e le infrastrutture di terra inadeguate non possono ricevere le grandi navi portacontainer. Le quattro unità gemelle dispongono inoltre di una rampa di carico con una portata di 350 tonnellate progettata per consentire il trasporto di carichi eccezionali e di materiale impiantistico sino a 7 metri di altezza sottocoperta. Tutte e quattro le navi batteranno bandiera italiana con classe Rina e ABS, sono iscritte al Registro Internazionale tenuto presso la Capitaneria di Porto di Genova ed operate da equipaggi prevalentemente di nazionalità italiana.