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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Infrastrutture

A Genova stabiliti nuovi limiti dimensionali delle navi in approdo

Negli ultimi anni i concessionari avevano inoltrato all'autorità marittima diverse istanze per consentire l'arrivo di unità più grandi


Con l'ordinanza n. 104/2021 del 31 maggio, la Capitaneria di Porto di Genova disciplina i nuovi limiti dimensionali delle navi ammesse all'ormeggio presso Calata Sanità, Ponte Idroscalo ponente, Ponte Etiopia ponente e Bacino di Prà nel porto di Genova. 

Con questo provvedimento, spiega la Capitaneria, si definiscono e si rendono operativi a partire dal prossimo14 giugno nuovi limiti dimensionali per le navi ammesse all'ormeggio presso i terminal di queste aree portuali, limiti che sono stati definiti a seguito di un articolato processo di valorizzazione delle simulazioni di manovra, sperimentazioni in mare e valutazione delle esperienze coordinato nel corso degli ultimi anni dalla Capitaneria di Porto.

Negli ultimi anni i concessionari avevano inoltrato all'autorità marittima diverse istanze per consentire l'arrivo, presso i rispettivi terminal, di navi più grandi e più capienti al fine di rimanere al passo con l'evoluzione dei traffici marittimi, fortemente caratterizzata dal gigantismo navale a livello globale. 

Per rispondere a tali richieste, l'amministrazione marittima, con l'ausilio dei servizi tecnico nautici del porto e perfezionando sistemi acquisiti nel tempo, ha definito una procedura per valutare oggettivamente l'adeguatezza delle cosiddette navi "fuori sagoma", ossia di quelle classi di unità di dimensioni - in larghezza, lunghezza e pescaggio - superiori agli ordinari traffici del porto di Genova.