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Eventi

210 artisti per festeggiare i cinquant'anni di Les Rencontres

Lo storico festival di fotografia di Arles compie cinquant'anni e anche quest'anno ha saputo presentarsi innovativo

La locandina di Les Rencontres de la Photographie d'Arles 2019

di Patrizia Varone

Cinquant'anni per cinquantuno mostre. Les Rencontres de la Photographie d'Arles 2019 (1 luglio-22 settembre, Arles, Francia) per festeggiare mezzo secolo quest'anno ha ospitato 210 artisti. Inseriti nel programma ufficiale, diviso in sezioni, hanno esibito lavori fotografici con allestimenti che hanno valorizzato i già suggestivi luoghi storici della "petit ville" della Camargue. Nella prima settimana 19 mila le presenze, un record per Les Rencontres de la Photographie d'Arles.

Gli assi portanti di questa edizione, le linee di sviluppo innovative, sono state l'interdisciplinarietà e le donne fotografe. L'interdisciplinarietà ha permesso alla fotografia di intessere dialoghi impensabili con altri ambiti artistici, in questo modo ha coinvolto target sempre più ampi e diversificati di partecipanti. Il focus sulle fotografe, e la loro presenza in molteplici mostre e premiazioni, ne ha sottolineato le capacità creative riformulando la relazione tra fotografia ed espressione artistica delle donne.

E non solo. Les Rencontres 2019, infatti, hanno dilagato, coinvolgendo quel che è stato chiamato il "Grand Arles Express (Le Grand Sud)", con 15 esposizioni disseminate tra Marsiglia, Nimes, Tolone, Avignone, Port de Bouc, Cavaillon e l'Isle sur la Sorge.

43 i curatori e 40 gli editori francesi e internazionali presenti. 110 gli eventi pubblici come visite guidate da artisti e curatori, conferenze, degustazioni, proiezioni. 4 serate gratuite, 3 serate speciali al Teatro Antico con 1,500 partecipazioni ciascuna, tra cui quella con la fotografa statunitense Susan Meiselas, conosciuta per Carnival Strippers, progetto sviluppato tra il 1972 e il 1975 in New England, Pennsylvania e South Carolina che racconta la vita delle spogliarelliste americane. 3 le serate sotto il segno dei cinque sensi con musica, degustazioni ed esposizioni.

E ancora, "Les Nuits de Fanton", la proiezione di 11 film documentari a cui hanno partecipato ogni volta, mediamente circa 150 persone. 

7 i premi ufficiali, con tipologie e menzioni differenti per un totale di 14 riconoscimenti, conferiti durante la prima settimana dei Rencontres. Tra questi, quello a Meiselas, insignita del premio "Woman in Motion pour la photographie" creato da Kering e Les Rencontres d'Arles; la menzione speciale nell'ambito de "Les Prix du Livre" a Sophie Calle per "Parce Que", Editions Xavier Barral; e il "Prix de la Photo Madame Figaro - Arles", alla fotografa greca Evangelia Kranioti per il lavoro "Les vivants, les morts et ceux qui sont en mer".

9 i workshop svolti nei primi sei giorni e 20 in programma fino al 17 agosto.

Questi i dati di un'iniziativa che, nata nel 1970 da un'idea, che si è rivelata geniale, del fotografo Lucien Clergue, dello storico Jean-Maurice Rouquette e dello scrittore Michel Tournier, offre un'immersione a trecentosessanta gradi nel variegato universo della fotografia. Diretti da Sam Stourdzé, i Rencontres de la Photographie d'Arles sono sempre più animati da uno spirito vario e curioso che guarda, oggi, ad un  futuro aperto a tutti. Insomma, 50 anni, ma è solo l'inizio.

Le sezioni delle esposizioni, incluse le mostre da non perdere
• Mon Corps est Une Arme – Esistere, resistere, fotografare (in questa sezione "LES VIVANTS, LES MORTS ET CEUX QUI SONT EN MER" di Evangelia Kranioti - Chapelle Saint-Martin du Méjan). 
• À la Lisiére – Una cartografia degli orizzonti e dei loro limiti (in questa sezione: "DATAZONE" di Philippe Chancel, Église des Frères Prêcheurs; "GERMAINE KRULL & JACQUES RÉMY, UN VOYAGE, MARSEILLE-RIO 1941". André Breton, Jacqueline Lamba, Claude Lévi‐Strauss, Victor Serge, Wifredo Lam, Anna Seghers, sono solo alcuni dei passeggeri di questo viaggio via mare che le foto inedite di German Krull documentano, avvalendosi anche dei testi elaborati insieme al futuro sceneggiatore Jacques Remy. La traversata è stata raccontata poi nel romanzo "Capitaine/La traversata" di Adrien Bosc - Cloitre Sant-Trophime). 
• Habiter – Stato dell'arte degli spazi domestici (in questa sezione: "LA ZONE" autori vari anonimi, Croisière; "JARDINS DÉPLOYÉS" di Mario del Curto - le Jardin). 
• Relecture - La fotografia rivisitata (in questa sezione "OBSERVATRICE DES RUES NEW-YORKAISES" di Helen Levitt - Espace Van Gogh). 
• L'autre photographie – Tribuna per accumulatori e ossessivi. 
• Construire l'image – Pratiche materialistiche della fotografia (in questa sezione "CAMERA OBSCURA di Claude Martin-Rainaud - Chapelle Saint-Martin du Méjan). 
• Les plateformes du visible – Nuovi approcci al documentario. 
• Emergences – Il festival è pioniere nella ricerca dei talenti di domani. 
• Happy Birthday! - Un giubileo giubilare (in questa sezione un omaggio al fotografo che ha ideato i Rencontres in parallelo alla prima mostra del primo grande fotografo ospite "PREMIÈ EXPO, PREMIÈRES ŒUVRES" di Lucien Clergue e Edward Weston - Croisière. In questa stessa sezione, anche la mostra di libri fotografici della collezione di Martin Parr, coprodotti dalla Fondazione Luma e dal Tate Modern, "50 ANS, 50 LIVRES" in cui ciascuno dei 50 anni dei Rencontres è rappresentato da un'opera/libro esposta). 
• Le Invités (Fondation Arabe pour l'Image & Opera National de Paris). - Les Rencontres d'Arles offrono carta bianca a due istituzioni amiche che, ciascuna a suo modo, esplora le loro relazioni con le immagini.
• Les Satellites – Arles Associé – Le istituzioni e i luoghi di Arles associati al programma dei Rencontres.
• VR Arles Festival – La realtà virtuale (VR) come nuova scrittura dell'immagine.
• Arles Books – Il libro fotografico in tutti i suoi risvolti.
• Grand Arles Express – Il vento della fotografia soffia sul Grande Sud… con mostre ad Avignon (Vik Muniz), Cavaillon (Willy Ronis), l'Isle sur la Sorgue, Marseille (Caroline Corbasson), Nimes (Daniel G. Andújar), Port de Bouc, Toulon (Raymond Depardon).