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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Politiche marittime

2020, obiettivo: bunker senza zolfo

La Commissione Europea avanza una direttiva che impone la riduzione fino al 90% del tenore di zolfo nei combustibili ad uso marittimo. Entrerà gradualmente in vigore tra il 2015 e il 2020


La Commissione Europea stringe sull'inquinamento con una nuova direttiva per ridurre drasticamente il tenore di zolfo in alcuni combustibili liquidi ad uso marittimo. La norma è la numero 32 del 1999 e impone la riduzione fino al 90% delle emissioni di anidride solforosa e sino all'80% delle emissioni di particolato prodotte dalle navi e dovrebbe entrare gradualmente in vigore dal 2015 al 2020.
La proposta incorpora nella legislazione dell'Unione Europea le nuove norme adottate dall'International Maritime Organization (Imo) per poterne garantire un'applicazione corretta e armonizzata da parte di tutti gli Stati europei. «Recepire nella legislazione dell'Ue gli standard adottati all'unanimità dall'Imo – spiega il vicepresidente della Commissione, Siim Kallas - rappresenterebbe un passo per migliorare ulteriormente la sostenibilità del trasporto per via d'acqua». In particolare, la direttiva prevede che il tenore di zolfo massimo consentito nei combustibili per uso marittimo utilizzato in zone sensibili come il Mar Baltico, il Mare del Nord e il Canale della Manica scenda dal precedente livello di 1,5% allo 0,1% a decorrere dal 1° gennaio 2015. In altre zone dovranno essere realizzati tagli ancora più consistenti, dal 4,5% allo 0,5% a decorrere dal gennaio 2020.
La proposta di direttiva prevede inoltre che le navi possano utilizzare delle tecnologie equivalenti a titolo di alternative all'utilizzo di combustibili a basso tenore di zolfo, quali i sistemi di depurazione dei gas di scarico. L'uso di tecnologie alternative per la riduzione delle emissioni - ha sottolineato la Commissione - permetterà di diminuire in modo significativo i costi di adeguamento alle norme promuovendo l'innovazione e l'efficienza delle risorse. Altre modifiche proposte prevedono un sistema più unificato di rendicontazione e verifica, nonché norme sul campionamento allineate agli standard internazionali.
Nel frattempo la Commissione Europea elaborerà nel corso del 2012 una serie di misure di medio e lungo termine nel quadro dell'azione su "Strumenti per trasporti per via d'acqua sostenibili" diretta a promuovere un trasporto marittimo di corto raggio sostenibile e competitivo.
Secondo la Commissione Ue, i benefici per la salute pubblica derivanti dall'applicazione delle misure previste dalla proposta di direttiva varierebbero tra 15 e 34 miliardi di euro e sarebbero pertanto molto superiori ai costi previsti, che oscillerebbero tra 2,6 e 11 miliardi di euro.