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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Logistica

Vgroove, i camion che trasportano il cinema

Nata da una costola di Vrent (noleggio veicoli industriali), ha alle spalle la Ò Groove di Edoardo De Angelis. Offre camerini mobili rifiniti in legno e pelle, per far lavorare in relax troupe e cast

Un momento dell'inaugurazione di Portici di Vgroove. Da sinistra: Edoardo De Angelis, Mariagiovanna De Angelis, Vincenzo Cuomo (sindaco di Portici) e Fabio Telese

Noleggiare furgoni per le consegne dell'ultimo miglio dei corrieri, trattori stradali per i trasportatori, camion della nettezza urbana per gli operatori ecologici, e adesso anche mezzi per le produzioni cinematografiche. Dall'esperienza decennale nel settore nasce VGroove TrasPortici Cinematografici, costola di Vrent, società di Trento specializzata nel noleggio e nella vendita di fine flotta, a livello nazionale, di veicoli industriali e commerciali, con oltre 2,500 mezzi a disposizione. «Nel 2020 abbiamo fatto una ricerca di mercato per capire cosa mancava nel cinema che noi avremmo potuto offrire, ed eccoci qui», spiega Mariagiovanna De Angelis, amministratrice unica di Vgroove, fondata quest'anno e presentata il 2 maggio allo Stadio Cocozza di Portici, in provincia di Napoli.

VRent è gestita da Mariagiovanna insieme al marito Fabio Telese. Alle spalle, la società di produzione cinematografica Ò Groove del regista Edoardo De Angelis (Mozzarella Stories, Indivisibili, Natale in casa Cupiello). L'idea nasce dalla scarsa disponibilità nel mondo del cinema di mezzi di trasporto confortevoli per la troupe e il cast. Nelle riprese fuori dai teatri di posa può capitare che gli attori debbano attendere ore tra una scena e l'altra, così come i macchinisti, o i registi, ritrovandosi a lavorare in luoghi molto lontanti dagli standard di uno studio attrezzato. Stiamo parlando pur sempre di camion, eppure è un attimo trascurare alcune comodità essenziali per lavorare bene, vivendo in condizioni di lavoro fin troppo spartane. Più che camerini ambulanti, o camion cinematografici, i mezzi di Vgroove sono set cinematrografici viaggianti. 

Volendo fare un parallelo marittimo, all'interno l'allestimento è curato più come uno yacht, una nave da crociera, che come un traghetto di cabotaggio. Ma non si tratta di lusso, o vacanza. Lo scopo è dare tanto all'attore che al tecnico un ambiente confortevole in cui concentrarsi, rivedere i ciak, montare il girato. A disegnare gli allestimenti, curati a mano, ci ha pensato lo scenografo Carmine Guarino (Il divo, La kryptonite nella borsa, Il sindaco del rione Sanità). «Abbiamo strutturato un'idea romantica - spiega Mariagiovanna De Angelis – quella di trasmettere un senso di accoglienza tramite materiali caldi come il legno e la pelle. Sono camerini di lusso con rifiniture importanti, curate nei minimi particolari. È un trasporto a caldo con autista».

Dieci prototipi progettati e infine realizzati, a cui si aggiungono i pasini, i mezzi per il trasporto dell'attrezzatura cinematografica. Ci sono i bagni, le stanze per cambiarsi, il cinemobile per gli operatori, il camerino per l'attore, le stanze per il trucco e il parrucco, la sartoria e i mezzi dedicati alle sole macchine da presa. Hospitaliy simili a quelli del motorsport dove dimorano i piloti durante i week end di gara (alcuni allestitori di Vgroove provengono da quel mondo). «A differenza di quelli, però, sono più orientati alla comodità che alla funzionalità», spiega De Angelis, «spazi in cui dedicare più tempo al relax. Abbiamo cercato di non perdere il senso del benessere, facendolo coincidere con le esigenze tecniche del trasporto cinematografico».

I camion sono già al lavoro. Da diverse settimane due – un tricamper e uno per l'attore principale - sono impegnati alla Riviera di Chiaia di Napoli per un girato prodotto da Pico Media in un film con Sergio Castellitto; un altro si trova in Calabria, altri ancora sono impegnati in spot pubblicitari.