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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Infrastrutture

Ue blocca la fusione tra Siemens e Alstom

Non c'è rischio di concorrenza cinese. Secondo la Commissione l'operazione creerebbe solo un operatore troppo forte

Pierre Moscovici e Margrethe Vestager

Siemens non potrà acquisire Alstom, le ragioni per fronteggiare una imminente massiccia concorrenza cinese non sussistono. Lo ha stabilito la Commissione europea che ha così bloccato la creazione del più grosso operatore ferroviario europeo costituito da due operatori ferroviari già grossi, una società tedesca e una francese. «Milioni di passeggeri viaggiano ogni giorno in Europa su treni moderni ed efficienti – ha detto la commissaria alla concorrenza, Margrethe Vestager – Siemens e Alstom sono entrambi campioni nel settore ferroviario. Senza sufficienti rimedi, questa fusione avrebbe provocato un aumento dei prezzi nei sistemi di segnaletica e nella prossima generazione di treni ad altissima velocità. Bruxelles ha bloccato la fusione perché le due società si sono rifiutate ad affrontare le nostre serie preoccupazioni antitrust».

La posizione di Siemens e Alstom
In un comunicato congiunto, Siemens e Alstom hanno detto che i contrappesi pianificati per evitare un monopolio «rispondevano alle preoccupazioni della Commissione europea sui prezzi dei sistemi di segnaletica e dei prossimi treni ad altissima velocità. Inoltre, un certo numero di operatori europei credibili e affermati ha espresso interesse per il pacchetto di misure correttive», e che la fusione «avrebbe permesso la creazione di un attore europeo in grado di far fronte alla crescente concorrenza non europea». Siemens e Alstom sostengono, quindi, che un gruppo unico avrebbe permesso di far fronte a operazioni di mercato concorrenziali da parte di soggetti molto grossi, come aziende cinesi o più in generale asiatiche, in grado di fare essi stessi operazioni di acquisizione.

La posizione della Commissione Ue
Per la Commissione europea, al contrario, in un «futuro prevedibile» la concorrenza extra-Ue «è molto improbabile». Tutt'al più una fusione avrebbe creato nell'immediato un controllo su una quota rilevante di mercato di tre specifici dispositivi utilizzati nei collegamenti ferroviari dei paesi membri: i meccanismi di protezione automatica dei treni (l'european rail traffic management system), la segnaletica dei treni metropolitani (communication-based train control) e il materiale rotabile per i futuri treni ad altissima velocità. Per la Commissione Ue l'eventuale concorrenza extra comunitaria non vale né nella segnaletica ferroviaria - dove «i fornitori cinesi non sono presenti oggi e non hanno nemmeno tentato di partecipare a nessuna gara d'appalto, quindi ci vorrà molto tempo prima che diventino fornitori e gestori credibili» - né nei materiali per i treni ad altissima velocità, dov'è «altamente improbabile che un nuovo ingresso della Cina».