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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Infrastrutture

Tre anni di rigassificatore a Piombino

Raggiunto un accordo tra governo, Regione Toscana e Snam, che gestisce "Golar Tundra", una FSRU da 5 miliardi di capacità annuale, capace di coprire il 6,5 per cento del fabbisogno nazionale

(Freddy V/Flickr)

Altri tre anni di rigassificatore galleggiante nel porto di Piombino. È stato raggiunto un accordo tra il ministero della Transizione ecologica e la Regione Toscana per l'installazione di una nave dedicata nello scalo del sistema portuale di Livorno. Al termine dei tre anni di operatività, che inizieranno entro poche settimane, il rigassificatore dovrà essere riallocato, magari al largo, o in un altro porto, ma ancora non è stato deciso dove. In ogni caso sarà Snam, la società gestore del rigassificatore, a indicare un possibile sito alternativo.

L'accordo è stato raggiunto mercoledì a Roma nella sede del dicastero ambientale, in una riunione, tra gli altri, con il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, l'amministratore delegato di SNAM, Stefano Venier, e il governatore della Toscana, Eugenio Giani.

A rifornire di gas l'area - e parte della penisola italiana, compensando la sempre più scarsa fornitura russa – se ne occuperà la cisterniera Golar Tundra (costruita nel 2015), acquisita a giugno da SNAM tramite l'acquisizione del capitale sociale di Golar LNG NB 13, il cui unico asset è questa nave, una floating storage and regasification units (FSRU) con una capacità di stoccaggio di 170 mila metri cubi di gas naturale liquefatto e una capacità di rigassificazione annuale di 5 miliardi di metri cubi. «Da sola – ha detto Venier - potrà contribuire a circa il 6,5 per cento del fabbisogno nazionale, portando la capacità di rigassificazione italiana a oltre il 25 per cento della domanda».

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Tag: piombino - gas - lng