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19 marzo 2024, Aggiornato alle 14,12
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Infrastrutture

Terminal container di Cagliari, porto di Amsterdam si candida per la gestione

Si chiude il bando per l'affidamento del polo del porto canale. Si fa avanti la società di diritto inglese PIFIM Group, avvalsa con Port of Amsterdam International

Una gru del terminal container del porto canale di Cagliari

Il terminal container del porto canale di Cagliari ha un nuovo candidato acquirente. Si tratta della società di diritto inglese PIFIM Group, in avvalimento con la Port of Amsterdam International, la quale ha depositato un'istanza di concessione ex articolo 18 della legge 84/94 che l'Autorità di sistema portuale della Sardegna si è già riunita per valutarla. 

Si tratta di un traguardo importante perché, come sottolinea l'Adsp, «pone le basi per una concreta prospettiva di ripresa delle attività commerciali legate al settore del transhipment ed un futuro occupazionale più chiaro per le centinaia di lavoratori la cui cassa integrazione è in scadenza il prossimo 2 settembre». Uno dei criteri di valutazione più importanti per l'offerta, oltre al piano operativo e quello degli investimenti, è il piano occupazionale, perché il nuovo concessionario dovrà garantire un determinato numero di lavoratori e un riassorbimento del maggior numero possibile di quelli provenienti dal terminalista precedente, Contship Italia.

Alla valutazione seguirà la pubblicazione della domanda per un periodo di almeno 60 giorni, termine entro il quale anche altri soggetti interessati potranno presentare richieste in concorrenza, osservazioni oppure opposizioni.

Oggetto della call internazionale, il compendio portuale costituito da quasi 400 mila quadri di piazzale, con 1,600 metri lineari di banchina (incrementabili così come previsto dal Piano regolatore), 16 metri di fondale fabbricati da adibire ad uffici, mensa, spogliatoi, depositi attrezzature, nonché un Punto di Ispezione Frontaliero (ai quali si aggiunge la possibilità di locale o acquistare dal Consorzio Industriale Provinciale di Cagliari il relativo parco gru e mezzi per la movimentazione). Offerta resa appetibile anche dalla presenza di una Zona Franca Doganale interclusa e di un collegamento alla istituenda Zona Economica Speciale di oltre 1.600 ettari, attesa da oltre 1 anno e mezzo. 

«Anche se è un po' prematuro per cantare vittoria e trarre conclusioni – spiega Massimo Deiana, presidente dell'AdSP del Mare di Sardegna – quello odierno si può considerare un risultato di grande importanza, che apre nuovi ed importantissimi scenari per il futuro del Porto Canale di Cagliari. Dopo un accurato lavoro di stesura della sollecitazione internazionale di mercato per la concessione ex articolo 18 del compendio, ma, soprattutto, una silenziosa e ostinata attività di scouting e promozione a livello mondiale, possiamo finalmente mettere un primo punto fermo: quello di avere agli atti dell'Ente una prima proposta ufficiale per il rilancio del transhipment nel Porto Canale di Cagliari. Obiettivo non scontato e che solo la tenacia profusa in questa operazione di stimolazione internazionale del mercato ha reso possibile».