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04 dicembre 2024, Aggiornato alle 09,16
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Infrastrutture

Primo trimestre, a Civitavecchia cresce di nuovo l'automotive

Il network degli scali laziali registra progressi anche sul fronte dei passeggeri


Con una ulteriore crescita del traffico commerciale complessivo del 3,2% rispetto al primo trimestre del 2022, continua la ripresa per il network dei porti di Roma e del Lazio. Lo confermano i dati statistici relativi ai primi tre mesi del 2023, che registrano  un totale di 3.423.052 tonnellate movimentate. 

"I dati del primo trimestre del 2023 – commenta il presidente dell'AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Pino Musolino – confermano che il sistema portuale laziale, con riferimento ai traffici del settore commerciale, continua la sua fase di crescita, seppure, in questo inizio anno, più moderata. Il rilancio dell'intero network laziale prosegue e con umiltà, fiducia e tanto impegno riusciremo a raggiungere i nostri obiettivi, grazie anche alle fondamentali infrastrutture che stiamo realizzando che renderanno i nostri scali ancora più competitivi. Già in questi tre mesi abbiamo potuto constatare la ripresa, dopo una lunga fase di stallo legata essenzialmente a fattori esogeni quali le crisi internazionali e la pandemia, di uno degli asset trainanti per il porto di Civitavecchia, ovvero il settore dell'automotive, che ha già registrato una significativa crescita del 69%. Importanti, poi, i riscontri che arrivano dal settore crocieristico e da quello passeggeri. Soprattutto nel primo segmento la crescita possiamo definirla straordinaria per quello che si prospetta come un anno da record".  

Entrando nello specifico dei dati di traffico che i tre porti laziali hanno registrato nei primi tre mesi del 2022 raffrontati con lo stesso periodo dell'anno precedente, il porto di Civitavecchia chiude il trimestre dell'anno in corso sostanzialmente in pareggio con un traffico complessivo di 2.401.795 tonnellate. In aumento dell'1,4% (+7) anche il numero complessivo di accosti che passa da 506 a 513.  

L'AdSP laziale rileva un significativo incremento in quasi tutte le principali categorie merceologiche: le rinfuse liquide (essenzialmente prodotti raffinati) crescono del 43,3% (+65.567 tonnellate) per un totale di 216.969 tonnellate movimentate, mentre le rinfuse solide crescono dell'11,3% (+90.849) totalizzando complessivamente una movimentazione pari a 894.377 tonnellate. Tra queste ultime si segnala l'aumento del carbone del 13,9% (+89.522) per un totale di 733.517 tonnellate, dei minerali grezzi del 30,2% (+981 tonnellate), dei prodotti chimici del 35,4% (+1.150) e del 16,3% delle "altre rinfuse solide" (+9.550 tonnellate), mentre calano del 15,2% (-14.354) i prodotti metallurgici. Tra la categoria "merci in colli", in calo quelle che si movimentano con i contenitori (-18,8%; -43.299) per un totale di 186.546 tonnellate e il traffico Ro/Ro che subisce un decremento pari all'8,9% (-107.928) per un totale di 1.103.077 tonnellate movimentate. In calo del 26,4% (-7.447) anche i contenitori teu.  

Molto positivi i dati relativi al traffico passeggeri, sia di linea (151.182) che crocieristico (179.803) che, rispettivamente, registrano un incremento del 35,1% (+39.264) e del 209% (+121.617). Ancora in aumento anche il traffico di automezzi che registra un totale di 134.517 e un +10,2% (+12.405). Tra questi ultimi si evidenzia la significativa crescita della sottocategoria "autovetture in polizza" (+69%; +14.952) per un totale di 36.624 autovetture movimentate e l'aumento di quella "autopasseggeri" imbarcati/sbarcati (+10%; +3.149).   

Per quanto concerne gli altri due porti del network laziale, i primi tre mesi del 2023 fanno registrare un importante aumento del traffico complessivo rispetto allo stesso periodo del 2022 nel porto di Fiumicino il cui traffico complessivo, rappresentato sostanzialmente da prodotti raffinati (jet fuel) che servono il vicino aeroporto internazionale "Leonardo da Vinci", risulta di 583.973 tonnellate movimentate con un incremento pari al 26,3% (+121.684 tonnellate). 

Nel porto di Gaeta, invece, il tonnellaggio totale delle merci è pari a 437.284 con un decremento del 3,5% (-15.864 tonnellate), dovuto essenzialmente al calo delle merci solide (-29%; -60.037) per un totale di 147.005 tonnellate movimentate, mentre le merci liquide risultano in aumento del 17,9% (+44.173) per un totale di 290.279 tonnellate. In aumento del 2,3% (+1) il numero degli accosti.