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29 marzo 2024, Aggiornato alle 10,06
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Cultura - Infrastrutture

Porto e quartieri, una relazione che sparisce dai piani regolatori

La riflessione di Decio Lucano sulle discutibili scelte urbanistiche che sacrificano gli antichi moli


di Decio Lucano - DL Notizie

Marcella Rossi Patrone, la signora del mare e della cultura, mi ha messo nell'orecchio un tema molto attuale, la stretta relazione storica tra porto e strade di quartieri, le banchine, i moli che si affacciano sulle strade. Un esempio, la Darsena (di Genova, ndr), che lo scrittore Comisso definiva la nonna del porto, e la via Prè. Esiste un dialogo silenzioso che solo occhi e cuori sensibili avvertono nel conflitto eterno tra i due mondi, urbano e portuale.

L'aver cancellato i moli antichi del Porto Vecchio, sostituito le antiche pietre davanti a Palazzo San Giorgio per fare spazio al nuovo Porto Antico, non credete sia stato una ferita nella storia? Intanto il dialogo porto/città è tiepido, un rapporto concettuale, dove si attendono sempre piani regolatori (esistono?). Se non si comprende con l'animo questo rapporto è meglio non fare i burocrati. È meglio affidarsi agli artisti di livello, pittori, scrittori, poeti piuttosto che a sindaci ciclisti; leggete il libro La città di carta.
 

Tag: storia - porti