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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Infrastrutture

Porto di Venezia, si sbloccano i dragaggi sul Malamocco-Marghera

Capitaneria di porto emette ordinanza. Intervento di un anno per escavare circa 660 mila metri cubi, da spostare sull'Isola delle Tresse

La zona di Malamocco, nel porto di Venezia (Consorzio Venezia Nuova/Mose)

La Capitaneria di Porto di Venezia ha siglato un'ordinanza che consente di eseguire i lavori di escavo dei fondali marini del canale Malamocco-Marghera, nel tratto compreso tra il bacino di evoluzione 3 e il "curvone" di San Leonardo. L'intervento durerà un anno e dovrebbe partire entro la fine della prossima settimana. I lavori sono stati aggiudicati con una procedura aperta a ditte specializzate del settore.

A settembre il Provveditorato interregionale per le opere pubbliche aveva autorizzato l'esecuzione dell'escavo dei fondali marini e lo spostamento dei sedimenti all'isola delle Tresse, circa 660 mila metri cubi.

«Sono serviti tre anni di intenso lavoro per superare un lungo periodo caratterizzato da inspiegabili ritardi nel ripristino dell'accessibilità nautica dei porti veneti», afferma Pino Musolino, commissario straordinario dell'Autorità di sistema portuale dell'Adriatico Settentrionale. «Finalmente - continua - arriva l'ultimo via libera che permette di intervenire sul naturale processo di interramento che rischiava di minare in modo irreparabile la competitività del nostro scalo. Un lavoro frutto di un'efficace collaborazione dell'AdSP a livello locale con il Provveditorato e con la Capitaneria, e a livello centrale con il ministero e la sua struttura tecnica». 

Il porto di Venezia conta circa 1,300 aziende insediate e oltre 21 mila addetti. «Ci auguriamo – conclude Musolino - che d'ora in poi le operazioni di escavo dei canali portuali possano tornare ad essere un'attività manutentiva ciclica e ordinaria così come previsto dalla legge».

Le attività di escavo manutentivo proseguono anche su altri fronti. A Venezia è stato completato il progetto per quello manutentorio di darsena della Rana in canale Ovest, che sarà trasmesso in questi giorni al Provveditorato., dopodiché si procederà con le azioni propedeutiche all'avvio dei lavori e alla predisposizione della documentazione da inviare alla Capitaneria di Porto per l'emissione dell'ordinanza.  L'intervento manutentorio di escavo dell'accosto ME10 in canale Ovest a Marghera è stato completato, mentre si stima di poter iniziare da metà dicembre le attività di escavo della darsena del canale Sud in corrispondenza dell'accosto di San Marco Petroli. A Chioggia, per quanto riguarda l'intervento di manutenzione presso gli accosti di Val da Rio, di cui si è in attesa dell'autorizzazione da parte del Provveditorato, è previsto l'escavo di circa 50 mila metri cubi di sedimenti classe B a partire indicativamente da metà gennaio 2021.
Sono altresì previsti altri interventi manutentori per il ripristino dei pescaggi per i quali sono in corso approfondimenti e valutazioni necessari alla predisposizione dei relativi progetti. Nel complesso l'importo stanziato per le attività di scavo e conferimento ammonta a più di 15 milioni di euro.

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Tag: venezia - dragaggi