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18 marzo 2024, Aggiornato alle 16,46
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Infrastrutture

Porto di La Spezia, 160 milioni per spostare metà dei container via treno

Finanziamento da BEI, CDP e Intesa Sanpaolo al 2025 per costruire una nuova banchina, attrezzarla con gru e movimentare una parte consistente delle merci tramite i binari

Il La Spezia Container Terminal

Migliorare l'accessibilità portuale con il rafforzamento dell'impianto ferroviario e generare impatti positivi sull'occupazione e sull'ambiente. Questi gli obiettivi del finanziamento da 160 milioni di euro che Cassa Depositi e Prestiti, Intesa Sanpaolo e Banca Europea degli Investimenti hanno concesso al La Spezia Container Terminal (LSCT), società parte del gruppo Contship Italia.

Nel dettaglio, le risorse (della durata di quindici anni con un periodo di disponibilità fino al 2025) sosterranno il piano di investimenti di LSCT - perfezionato il 29 luglio scorso con l'autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale - dedicato all'acquisto di nuove gru di banchina di ultima generazione, di quelle di piazzale e di altre gru dedicate al servizio di terra, oltre al miglioramento dell'infrastruttura nel suo complesso. 

I lavori riguarderanno principalmente: 
• la costruzione di una nuova banchina; 
• la realizzazione di un piazzale operativo; 
• i lavori presso la Marina del Canaletto; 
• il rafforzamento dell'impianto ferroviario nel movimento a terra delle merci. 

Lo sviluppo di tali opere permetterà al terminal di raggiungere una capacità totale di movimentazione pari a circa 2 milioni di TEU e una quota di trasferimento delle merci tramite ferrovia che aumenterà dall'attuale 33 fino al 50 per cento. In questo modo viene rafforzato il ruolo del porto nei collegamenti con l'Europa centrale e settentrionale.

Secondo i calcoli del progetto, tramite lo spostamento dei container via treno le emissioni di anidride carbonica per TEU movimentato, a regime, verranno dimezzate, mentre quelle complessive a partire dal 2026 saranno ridotte di circa il 10 per cento. Si stimano anche impatti positivi sui livelli occupazionali di tipo sia diretto sia indiretto, considerando anche l'indotto che sarà attivato.