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17 maggio 2024, Aggiornato alle 08,31
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Pirateria, business da 400 milioni di dollari

Lo rivela un rapporto della Banca Mondiale e dell'Onu in base ad una stima sui riscatti razziati nell'area del Corno d'Africa fra il 2005 e il 2012


Un giro d'affari che supera i 400 milioni di dollari. E' il business dei sequestri di navi perpetrati dai pirati del Corno d'Africa, secondo una stima dell'ammontare dei riscatti razziati fra il 2005 e il 2012. Lo riferisce la Bbc online che cita un nuovo rapporto della Banca Mondiale e dell'Onu sul fenomeno intitolato "Pirates trails". Il documento dimostra che la maggior parte del bottino è finita in tasca ai finanziatori che si nascondono dietro la pirateria. Questi potenti boss "occulti" (il report ne individua almeno venti) rastrellano il 30-50% del totale dei riscatti e in parte lo reimpiegano per finanziare altre operazioni criminali, incluso il traffico di essere umani e di armi. Agli esecutori, i disperati lanciati all'arrembaggio, va un compenso standard che varia dai 30mila ai 75mila dollari per nave, o una quota residua fra lo 0,01% e lo 0.025% del pagamento medio di un riscatto. Il rapporto della Banca Mondiale si chiude con una proposta: la creazione di una task force finanziaria per sradicare le reti del riciclaggio di denaro sporco, con il conseguente rafforzamento della capacità dei paesi dell'area a rischio (Gibuti, Etiopia, Kenya, Seychelles e Somalia) per affrontare il contrabbando illegale transfrontaliero di soldi in contanti.

Le quattro cause dietro la fine della pirateria somala

Tutto quello che c'è da sapere sulla pirateria del golfo di Guinea

Com'è noto agli addetti ai lavori, la pirateria somala è ormai finita. Nel 2011, su 437 incidenti in cui erano coinvolti pirati (abbordaggi, dirottamenti e spari contro navi mercantili) 257 avvennero a largo delle coste della Somalia. Nel 2013, nelle stesse acque, ci sono stati soltanto 11 incidenti, mentre sono stati 216 in tutto il mondo. Ora sono due le zone calde: Asia sudorientale e golfo di Guinea. Soltanto nei primi nove mesi del 2013 dieci navi sono state dirottate al largo della costa nordoccidentale dell'Africa, e contro altre 14 i pirati hanno aperto il fuoco senza riuscire ad abbordarle. 

Nella foto in alto, una scena dal film Captain Phillips - Attacco in mare aperto