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20 marzo 2025, Aggiornato alle 15,40
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Infrastrutture

Nord Sardegna, con le buone prassi meno infortuni

Negli scali di Olbia, Porto Torres e Golfo Aranci, gli incidenti occorsi agli operatori portuali sono diminuiti del 40% grazie ad un più attento rispetto delle procedure e degli standard di sicurezza


Nel 2012 i tre porti del Nord Sardegna hanno registrato una riduzione degli infortuni del 40 per cento rispetto al 2011 e del 70 per cento rispetto al 2005. Tra Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres sono in tutto dodici gli incidenti occorsi agli operatori portuali. Contusioni, distorsioni, stiramenti muscolari sono le casistiche principalmente riscontrate. Ridotti a zero, invece, gli infortuni che hanno riguardato parti delicate del corpo come la testa. Risultato che segna una maggiore consapevolezza nell'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, in particolare i caschetti rinforzati. Un più attento rispetto delle procedure e degli standard di sicurezza hanno comunque notevolmente contribuito alla riduzione di tutti i tipi di infortuni. "E' forse il dato con segno meno che più ci soddisfa – spiega Paolo Piro, presidente dell'Autorità portuale del Nord Sardegna – . Nonostante la crisi, da una parte, le imprese non hanno lesinato sulle spese per la safety nei posti di lavoro; dall'altra, il comportamento consapevole dei lavoratori ha generato un non trascurabile risparmio sul costo della malattia e ha ridotto al minimo le assenze dal lavoro, salvaguardando la competitività sul mercato. A questo va aggiunto – conclude Piro - il costante controllo dell'ufficio competente della nostra Port Authority, quello del Lavoro Portuale, che ha svolto un ruolo fondamentale nella sensibilizzazione e nel controllo".