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19 aprile 2024, Aggiornato alle 13,17
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Infrastrutture

Nominati i commissari di 57 opere pubbliche

20 cantieri nel 2021, 50 nel 2022 e 37 nel 2023. Per i porti le opere sono a Genova (diga foranea), a Livorno (Darsena Europa) e a Palermo (rilancio cantieristica)

(candi.../Flickr)

A poco più di un mese dal commissariamento di quasi 60 opere, il governo ha nominato con una serie di dpcm ventinove commissari straordinari che si occuperanno della loro realizzazione. In tutto sono 57 opere pubbliche da tempo bloccate a causa di ritardi legati alle fasi progettuali ed esecutive e alla complessità delle procedure amministrative. 16 infrastrutture ferroviarie, 14 stradali, 12 caserme per la pubblica sicurezza, 11 opere idriche, 3 infrastrutture portuali e una metropolitana, per un valore complessivo di 82,7 miliardi di euro, di cui 21,6 miliardi al Nord, 24,8 miliardi al Centro e 36,3 miliardi al Sud. Finanziate, a legislazione vigente, per circa 33 miliardi di euro. Il finanziamento sarà completato con ulteriori risorse nazionali ed europee, compreso il Next Generation EU. 

Come funziona il commissario
Con i dpcm firmati dal presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, a seguito del parere positivo  delle commissioni competenti di Camera e Senato, parte ufficialmente l'iter previsto dal decreto-legge n.76 di luglio 2020, anche se diversi commissari hanno già avviato le attività. L'approvazione dei progetti da parte dei Commissari, d'intesa con i Presidenti delle regioni territorialmente competenti, sostituisce a effetto di legge ogni autorizzazione, parere, visto e nulla osta occorrenti per l'avvio o la prosecuzione dei lavori, salvo che per quelli relativi alla tutela ambientale e dei beni culturali e paesaggistici, per i quali è definita una specifica disciplina. I commissari possono assumere direttamente le funzioni di stazione appaltante e operano in deroga alle disposizioni di legge in materia di contratti pubblici, fatto salvo il rispetto di una serie di principi e di disposizioni, tra cui quelli relativi all'aggiudicazione e l'esecuzione di appalti e concessioni, alla sostenibilità energetica e ambientale, al conflitto di interesse. Inoltre, un ulteriore limite è quello relativo alle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione e del subappalto.

Le tre opere portuali
Le tre infrastrutture portuali valgono in tutto 1,7 miliardi di euro e sono in tre porti, a Genova, Livorno e Palermo. Tre interventi ritenuti strategici e particolarmente onerosi, nonché in progetto o in esecuzione da parecchio tempo. Si tratta dell'allargamento della diga foranea di Genova, della realizzazione della Darsena Europa di Livorno e del rilancio della canteristica a Palermo.

Sarà possibile accorciare i tempi di realizzazione di importanti interventi infrastrutturali attesi da anni in diverse aree del Paese, soprattutto nel Mezzogiorno. La figura del commissario serve come alta professionalità tecnico-amministrativa, immediatamente operativa, e assicurerebbe la migliore interlocuzione con le stazioni appaltanti di ANAS e RFI, per esempio, e con le varie amministrazioni pubbliche coinvolte. Solo in un caso, come previsto da una delibera Cipe, è stato nominato commissario straordinario il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

Per quanto riguarda le tipologie di interventi soggetti a commissariamento, le infrastrutture ferroviarie hanno un valore di 60,8 miliardi, quelle stradali 10,9 miliardi, i presidi di pubblica sicurezza 528 milioni, le opere idriche 2,8 miliardi, le infrastrutture portuali 1,7 miliardi, la metropolitana 5,9 miliardi. Per accelerare la realizzazione di tali interventi, a dicembre 2020 è stato firmato con le organizzazioni sindacali un Protocollo d'intesa che prevede l'ottimizzazione dei turni di lavoro su 24 ore.

Per alcune opere il commissariamento consentirà di avviare la progettazione, per altre l'avvio in tempi rapidi dei cantieri. Sulla base dei cronoprogrammi disponibili, nel corso del 2021 si prevede l'apertura di 20 cantieri, cui se ne aggiungeranno 50 nel 2022 e ulteriori 37 nel 2023. Secondo una valutazione condotta da RFI e Anas, l'impatto occupazionale delle sole opere ferroviarie e stradali è valutabile in oltre 68 mila unità di lavoro medie annue nei prossimi dieci anni, con un profilo crescente fino al 2025, anno in cui si stima un impatto diretto sull'occupazione di oltre 100 mila unità di lavoro.

Alcune opere sono in parte pianificate nel documento "Italia veloce", allegato al Documento di Economia e Finanza 2020 e trovano corrispondenza nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Tra le opere ferroviarie principali ci sono le linee AV/AC Brescia-Verona-Padova, Napoli-Bari, Palermo-Catania-Messina; il potenziamento delle linee Orte-Falconara e Roma-Pescara; la chiusura dell'anello ferroviario di Roma; il potenziamento con caratteristiche di AV della direttrice Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia. 

Tra le opere stradali principali rientrano: la SS Ionica 106; la E 78 Grosseto-Fano; la SS 4 Salaria e la SS 20 del Colle di Tenda; la SS 16 Adriatica; la SS 89 Garganica. I presidi di pubblica sicurezza verranno realizzati a Palermo, Catania, Reggio Calabria, Crotone, Napoli, Bologna, Genova e Milano. Gli altri interventi riguardano l'Acquedotto del Peschiera e numerose dighe in Sardegna, i porti di Genova, Livorno e Palermo. 

Il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, ha sottolineato come «l'attuazione delle opere commissariate determinerà anche importanti ricadute economiche e occupazionali. Considerato che una parte significativa delle opere è localizzata al Sud, ci aspettiamo impatti positivi in termini di riduzione del gap infrastrutturale tra i territori del nostro Paese. In due mesi abbiamo completato un processo che era fermo da tempo, ma ora occorre procedere velocemente all'attuazione dei cronoprogrammi e a tal fine intendo incontrare al più presto i commissari. Il ministero monitorerà trimestralmente la realizzazione delle diverse fasi, così da rimuovere tempestivamente eventuali ostacoli».

Come annunciato in Parlamento, Giovannini proporrà nelle prossime settimane una nuova lista di opere da commissariare, «ma bisogna ricordare che il commissariamento è un atto straordinario. La Commissione che abbiamo istituito alcune settimane fa con il ministro Brunetta ha completato i suoi lavori e le numerose proposte formulate per rendere più veloci i percorsi di tutte le opere pubbliche sono ora al vaglio dei competenti uffici».

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Tag: economia