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18 aprile 2025, Aggiornato alle 18,44
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Infrastrutture

Napoli, calano i container nel semestre

Flessione a doppia cifra. Le economie di scala riescono a far crescere i crocieristi nonostante gli approdi siano diminuiti


di Paolo Bosso
 
Un calo notevole e previsto nel primo semestre del traffico container del porto di Napoli. L'Autorità portuale ha pubblicato sul suo sito il movimento da gennaio a giugno 2013. 244.043 teu: -11%, erano 274.120 nel primo semestre 2012. 
La brutta notizia non è tanto questa flessione a doppia cifra, quanto il fatto che questi dati non includono due fattori: l'abbandono dell'armatore genovese Ignazio Messina avvenuto a fine giugno – che secondo i calcoli della compagnia faranno mancare a Napoli circa 50mila teu all'anno - e lo sciopero al terminal container Conateco che a luglio ha bloccato le attività per otto giorni. A meno di un recupero sorprendente, nella seconda parte dell'anno scioperi ed abbandoni peseranno maggiormente sul movimento del comparto. Di questi primi sei mesi, il peggiore è stato maggio (-17,6%), ma il calo a doppia cifra lo ritroviamo anche a gennaio (-13,3%), marzo (-15,5%) e giugno (-15,6%). Il mese migliore, l'unico di segno positivo, è stato febbraio con +7,3%.
Contro le previsioni di inizio anno, i crocieristi sono, invece, in crescita. Napoli, terzo porto nella classifica nazionale dopo Civitavecchia e Venezia, tra gennaio e giugno di quest'anno ha movimentato 407.037 passeggeri, in crescita del 6,6% (380.305 nel primo semestre dell'anno scorso). Sembra quindi scongiurata l'eventualità di un sorpasso nella classifica nazionale da parte di Genova, che tallona lo scalo partenopeo al quarto posto. In ogni caso, per un quadro completo bisognerà aspettare i dati dell'alta stagione (luglio, agosto, settembre e ottobre), quelli in cui la Stazione Marittima ha goduto di approdi continui e regolari. A differenza dei container, nessun abbandono viene registrato, anche se dall'inizio dell'anno molte compagnie hanno diminuito gli approdi nave (il calo semestrale è del 3,7%, 162 navi contro i 168 del semestre 2012). Per questo ci si aspettava una leggera flessione di qualche punto percentuale. Invece le economie di scala devono aver funzionato: meno navi in arrivo ma molto più capienti.