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20 aprile 2024, Aggiornato alle 11,43
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Armatori

Moby in rosso di 12,7 milioni

Nove mesi con ricavi stabili, rotabili in crescita e passeggeri in calo. Per l'armatore pesa il costo del bunker


Nei primi nove mesi di quest'anno Moby riporta una perdita di 12,7 milioni di euro, a fronte di un utile tra gennaio e settembre 2017 di 39,6 milioni. Contestualmente, la compagnia chiude la Nizza-Bastia e apre la Piombino-Bastia. Confermato, riferisce Ship 2 Shore, l'ordine per un nuovo rimorchiatore e annunciata la cessione di navi di proprietà.

Gli utili della compagnia sono stati analoghi ai primi nove mesi del 2017, pari a 478,8 milioni (+0,6 %), di cui:
•  250,4 milioni  generati dai servizi con la Sardegna
•  56,8 milioni  con la Sicilia
•  43,8  con la Toscana
•  23,5 milioni  con la Corsica
•  12,9 milioni  nel Mar Baltico
•  5,2 milioni  con le Isole Tremiti

A queste cifre vanno aggiunti 59,8 milioni di sovvenzioni pubbliche. 

L'ebitda è calato del 40,4 per cento a 68,3 milioni. Crescono, sempre tra gennaio e settembre di quest'anno, i carichi trasportati, pari a 6,2 milioni di metri lineari (+11%) mentre calano del 6,7 per cento i passeggeri, pari a 5,1 milioni.

«Prezzo record del carburante»
A segnare quest'anno, secondo l'armatore, sono stati «un incremento record del carburante» e gli «investimenti in attività di start up che hanno iniziato in queste settimane a produrre risultati positivi. Ad esempio, la conquista di una quota superiore al 40 per cento del mercato siciliano delle autostrade del mare». Tra settembre 2017 e settembre 2018 Moby ha speso 164 milioni id euro per il carburante, rispetto a 136 milioni dell'anno precedente. 

Per quanto riguarda l'ebitda in calo del 40 per cento, «emerge con forza come il risultato sia stato condizionato per oltre la metà dall'incremento record nel prezzo del bunker, oggi avviato verso un ridimensionamento, nonché dall'assenza di plusvalenze, presenti invece nei risultati relativi ai primi nove mesi del 2017».

La fusione con Tirrenia
Il processo di fusione tra Moby e l'ex compagnia di bandiera dovrebbe chiudersi a breve, entro quest'anno, garantisce l'armatore.

Da dove riparte Moby
La chiusura della Nizza-Bastia avrà sull'ebitda «un impatto positivo di almeno di due milioni e che comunque aveva calamitato un traffico di oltre 100 mila passeggeri, così come il noleggio della nuova nave Alf Pollak che ha incontrato per le sue caratteristiche tecniche uniche una domanda particolarmente favorevole del mercato delle navi ro-ro cargo, nonché la cessione di alcuni assets stanno già generando in modo determinante una vera inversione di tendenza sui risultati del gruppo, risultati sui quali stanno incidendo positivamente anche le innovazioni commerciali applicate in particolare sul traffico cargo, nonché le conseguenze positive attese dalle sinergie e dalla razionalizzazione che potranno derivare dalla fusione in corso fra Moby e Tirrenia Cin, in una sola società con sede in Sardegna».

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