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19 aprile 2024, Aggiornato alle 13,17
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Mercato veicoli industriali perde un terzo in un mese

Per gli operatori del settore è necessario prevedere misure di incentivazione per il ricambio dei mezzi più vetusti


Continua a perdere terreno il mercato italiano dei mezzi pesanti. Sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, il centro studi e statistiche di Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) ha effettuato una stima del mercato dei veicoli industriali per il mese di giugno 2021 verso giugno 2019 (il 2020 non è considerato a causa del lockdown che ha paralizzato le attività per alcuni mesi). Ebbene, è emerso purtroppo che continua ininterrotta a doppia cifra la pesante caduta del mercato dei veicoli industriali fino a 6 tonnellate, che fa registrare - 29,2% sul mese di giugno e -35,4% sul primo semestre del 2021 verso il 2019. Sono passati ormai in negativo costante anche i dati del comparto dei medi (tra 6 e 15,99 t) che nel mese di giugno perdono il 30,9% e nel semestre il 5,6% rispetto al 2019. Da segnalare i dati negativi del comparto dei pesanti, che a giugno cala a picco del 34,9% e porta il semestre in territorio negativo, a -0,7%.
 
 Analizzando i dati, il presidente di Unrae Paolo A. Starace ribadisce che "la transizione verso un sistema di trasporti completamente sostenibile è l'obiettivo desiderabile per il quale il nostro comparto dedica notevoli sforzi e investimenti, ma la diffusione dei motori elettrici, ibridi, a idrogeno e dei biocarburanti è ancora molto limitata per contribuire efficacemente agli obiettivi di decarbonizzazione. Allo scopo di accelerare la diffusione di queste motorizzazioni, nel breve periodo, è necessario prevedere misure di incentivazione per il ricambio dei mezzi più vetusti, anche con veicoli Euro VI di ultima generazione, in modo da ridurre notevolmente le emissioni di Co2 rispetto all'attuale parco, che conta ancora – conclude Starace – un 56% di veicoli ante Euro IV".