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01 maggio 2024, Aggiornato alle 20,50
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Mar Rosso, Mar Nero e Canale di Panama: Unctad lancia l'allarme per il commercio globale

Gli effetti combinati di guerra e crisi climatica analizzati dall'organismo delle Nazioni Unite


L'Unctad, l'organismo delle Nazioni Unite per il commercio e lo sviluppo, ha espresso profonda preoccupazione per le crescenti interruzioni del commercio globale. L'organizzazione internazionale afferma in una nota che i recenti attacchi alle navi nel Mar Rosso, combinati con le tensioni geopolitiche che colpiscono la navigazione nel Mar Nero e gli impatti dei cambiamenti climatici sul Canale di Panama, hanno dato origine a una crisi complessa che colpisce le principali rotte commerciali.

Il Canale di Suez, una via d'acqua fondamentale che collega il Mar Mediterraneo al Mar Rosso, ha gestito circa il 12-15% del commercio globale nel 2023. L'Unctad stima che il volume degli scambi che attraversano il Canale di Suez sia diminuito del 42% negli ultimi due mesi a causa degli attacchi missilistici alle navi guidati dagli Houthi. Il conflitto in corso in Ucraina ha inoltre innescato cambiamenti sostanziali nel commercio di petrolio e cereali, rimodellando modelli commerciali consolidati. Nel frattempo, il Canale di Panama, un'altra arteria chiave per il commercio globale, è alle prese con una grave siccità che ha ridotto i livelli dell'acqua, determinando una sconcertante riduzione del 36% dei transiti totali nell'ultimo mese rispetto a un anno fa.

Nel frattempo, i prezzi delle spedizioni aumentano. L'aumento di 500 dollari delle tariffe medie di trasporto spot dei container durante l'ultima settimana di dicembre ha rappresentato l'aumento settimanale più elevato mai registrato. Le tariffe spot medie per la spedizione di container da Shanghai sono più che raddoppiate (+122%) dall'inizio di dicembre. Nello specifico, le tariffe da Shanghai verso l'Europa sono più che triplicate (+256%), mentre le tariffe verso la costa occidentale degli Stati Uniti sono aumentate del 162%, sebbene le navi su questa rotta non attraversino il Canale di Suez. Anche i premi assicurativi sono aumentati, aggravando il costo complessivo del transito.

Inoltre, le navi deviate dalle rotte del Canale di Suez e di Panama sono costrette a viaggiare più velocemente per compensare le deviazioni, bruciando più carburante per miglio ed emettendo più CO2, esacerbando ulteriormente le preoccupazioni ambientali. L'Unctad ha sottolineato le implicazioni economiche di vasta portata di questi sconvolgimenti. 

Le interruzioni prolungate, in particolare nel trasporto di container, rappresentano una minaccia diretta per le catene di approvvigionamento globali, aumentando il rischio di consegne ritardate e costi più elevati. Sebbene le attuali tariffe dei container siano circa la metà del picco registrato durante la crisi del Covid-19, ci vorrà del tempo prima che i prezzi più alti colpiscano i consumatori, con il pieno impatto previsto entro un anno. I prezzi dell'energia stanno registrando un'impennata man mano che i trasporti del gas vengono interrotti, con un impatto diretto sulle forniture energetiche, soprattutto in Europa.

La crisi sta influenzando anche i prezzi alimentari globali, con distanze più lunghe e tariffe di trasporto più elevate che potrebbero comportare un aumento dei costi. Le interruzioni nelle spedizioni di grano dall'Europa, dalla Federazione Russa e dall'Ucraina mettono a rischio la sicurezza alimentare globale, colpendo i consumatori e abbassando i prezzi pagati ai produttori.
 

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