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17 maggio 2024, Aggiornato alle 08,31
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Armatori

Maersk, un'ottima annata

Profitti a 4 miliardi di dollari, complice le imposte dimezzate e un contenzioso fiscale vinto contro il governo algerino


Ancora meglio delle previsioni, la compagnia armatoriale numero uno al mondo Maersk Line chiude il 2012 in crescita. I profitti sono stati pari a 4 miliardi di dollari, in aumento del 19,8% rispetto ai 3,8 miliardi del 2011. Su un risultato di questa portata hanno influito due fattori, il dimezzamento della voce delle imposte, che nel 2012 è scesa a 3,3 miliardi di dollari rispetto ai 6 miliardi del 2011, e un contenzioso fiscale vinto con l'Algeria nel primo semestre che ha portato nelle casse della società un "versamento" di 899 milioni di dollari. 
«Siamo soddisfatti del nostro risultato – racconta il CEO Maersk Nils Smedegaard Andersen (nella foto) - dopo un inizio difficile, abbiamo continuato la spinta verso i nostri quattro core business con investimenti e risultati migliori nei terminal e in Maersk Oil, garantendo contratti a lungo termine per cinque dei nostri sette impianti di perforazione. La presenza del gruppo nei mercati in crescita è stata ulteriormente ampliata con l'introduzione di navi SAMMAX (quelle che possono navigare nel canale di Saimae) WAFMAX (quelle utilizzate nel mercato del West Africa)».
In calo i ricavi, diminuiti del 2% a 59 miliardi di dollari. In calo anche EBITDA (12,5 miliardi di dollari, -14,2%) ed EBIT (8 miliardi di dollari, -21,3%).
Di tutto l'anno appena trascorso, la seconda metà è stato quello più forte, con un quarto trimestre chiuso a 965 milioni di dollari. Guardando all'ultimo trimestre invece i ricavi sono diminuiti dell'1,5% a 14,74 miliardi di dollari, mentre l'EBITDA e l'EBIT sono aumentati rispettivamente dell'1,5% a del 12,9% a 3,11 miliardi e 1,88 miliardi di dollari.
Il traffico. Bene anche il traffico containerizzato, in crescita del 5% a 8,5 milioni di feu, in crescita del 5% rispetto a 8,1 milioni di feu nel 2011. Il nolo medio per 1 feu è stato di 2.881 dollari (2.828 nel 2011). Solo il quarto trimestre segna un rallentamento del 9% a 2 milioni di feu, ma il nolo medio è ancora più alto a 2.846 dollari (2.671 nel 2011). 
La società terminalistica della compagnia, APM Terminals, ha chiuso il 2012 con un utile netto di 723 milioni di dollari (+11,6%) su ricavi per 4,78 miliardi (+2,1%). EBITDA ed EBIT sono aumentati rispettivamente del 3,2% e del 19% a 1,09 miliardi e 915 milioni di dollari. Per quanto riguarda il traffico, questa volta in teu, il movimento contenitori è stato di 35,4 milioni, in crescita rispetto ai 33,5 milioni di teu del 2011.