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02 maggio 2024, Aggiornato alle 09,12
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La sfida di Jacques Saade, record di container nel viaggio inaugurale

Oltre 20 mila teu in partenza da Singapore la settimana scorsa, con file alte fino a dieci container che solo pochi porti nel mondo possono gestire

Jacques Saade a Singapore (Facebook/Cma Cgm)

Jacques Saade, la prima grande portacontainer spinta dal gas naturale liquefatto, ha lasciato il porto di Singapore la settimana scorsa con un carico da ben 20,723 TEU, quasi la massima capienza dell'unità (da 23 mila TEU), segnando il record di trasporto per questo tipo di nave, pari a un carico di oltre 200 mila tonnellate di peso complessivo.

Jacques Saade è entrata nella flotta di Cma Cgm il 22 settembre ed è impiegata sulla rotta French Asia Line (FAL1) che collega l'Asia con l'Europa con 13 toccate in 84 giorni, approdando nel Mediterraneo solo nel porto di Algeciras, proseguendo poi verso Southampton, Amburgo, Rotterdam e Dunkerque. «Per trasportare così tanti container – spiega Marc Olazabal, operations manager del caricatore E&W Lines, che dirige le operazioni del gruppo francese sulla FAL1 – dobbiamo essere in grado di impilare box da oltre 10 tonnellate in file alte 10 container».

Numeri determinanti che gli esperti del settore conoscono bene. Superate le 20 mila TEU di capacità di una portacontainer, infatti, si aggiunge una fila di container in più a bordo che, in caso di carico vicino alla capacità massima, solo pochi porti nel mondo sono equipaggiati con le gru adatte ad arrivarci, come appunto Singapore. «Potrebbe non sembrare molto – continua Olazabal – ma alcuni porti non sono ancora dotati di gru in grado di raggiungere l'ultima fila. Questo significa che il progettista delle nave deve tenerne conto quando disegna il piano di carico».

A questi livelli la movimentazione portuale deve essere fluida, senza interruzioni, altrimenti i ritardi rischiano di accumularsi. Portuali, gruisti, terminalisti e marittimi devono essere perfettamente coordinati. Ma anche i controlli delle autorità (dogane, polizia, ispettori di bordo, etc.) devono procedere senza intoppi, così come l'attività di svincolo degli agenti marittimi. «Durante la chiamata di Singapore – conclude Olazabal – 9 gru hanno completato 4 mila movimenti. Per avere questo risultato tutte le gru devono fare lo stesso numero di movimenti muovendosi in contemporanea».

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