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01 maggio 2024, Aggiornato alle 20,50
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La ripresa estiva non basta. Brusco calo per Genova e Savona

Nei primi nove mesi la contrazione è del 16,6 per cento, pari a 8 milioni di tonnellate in meno

Il porto di Genova (ligurianautica.com)

I volumi di merce movimentati nei porti del sistema portuale del Mar Ligure Occidentale - Genova e Savona - hanno riportato una contrazione del 16,6 per cento chiudendo i primi nove mesi dell'anno a 41,238.318 tonnellate, circa poco più di 8 milioni di tonnellate in meno sui primi nove mesi del 2019.

L'Autorità di sistema portuale spiega che il trend negativo si concentra nei mesi di aprile e maggio, con quasi 5 milioni e mezzo di tonnellate movimentate in meno rispetto al primo semestre del 2019, con un calo del 16,5 per cento. Anche luglio e settembre sono andati male, perdendo 3 milioni di tonnellate rispetto al terzo trimestre 2019.

I traffici dei porti di Genova e Savona nel dettaglio

Come ha spiegato l'authority ligure, il drastico calo segna il passo di un'estate nel segno della ripresa nel commercio mondiale, a dimostrazione che il lockodown primaverile rappresenta una crisi senza precedenti. Il settore industriale internazionale ha manifestato segni di ripresa in molti Paesi da fine maggio. A settembre la produzione economica in Cina ha fatto registrare un +6,9 per cento, con il Pil trimestrale cresciuto del 4,9 per cento su base annua, sostenuto non solo dalla produzione ma anche dagli acquisti e dal settore dei servizi.

Anche il Container Throughput Index è aumentato di 116,1 punti ad agosto (115,2 a luglio), così come le esportazioni che hanno registrato un rimbalzo del 9,9 per cento annuo, in ulteriore accelerazione rispetto al 9,5 per cento di agosto e al 7,2 per cento di luglio (General Administration of Customs). Negli Stati Uniti, dove da febbraio ad aprile la produzione è scesa del 16,5 per cento, la ripresa è progredita lentamente da maggio così come in alcuni paesi della zona euro. In particolare, in Italia alla fase di recupero della produzione industriale si affiancano segnali confortanti per gli ordinativi dell'industria e le esportazioni.

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