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04 dicembre 2024, Aggiornato alle 09,16
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Interfaccia unica marittima europea, workshop della Guardia Costiera

Al centro del dibattito, la messa a punto un sistema innovativo che possa rendere più efficiente e sburocratizzato l'intero settore del trasporto marittimo


Si è svolto a Roma nella sede del Comando generale delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera il primo workshop EMSWe European Maritime Single Windows environment, nato sulla base del Regolamento unionale 2019/1239 che istituisce il sistema di "interfaccia unica marittima europea". Intorno al tavolo diverse Istituzioni (come ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ministero dell'interno, ministero dell'economia e delle finanze, ministero della salute, ISTAT e l'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale) che collaboreranno per mettere a punto un sistema innovativo che possa rendere più efficiente e sburocratizzato l'intero settore del trasporto marittimo.

Il comandante generale, ammiraglio ispettore capo Nicola Carlone, ha aperto i lavori sottolineando come l'obiettivo principale della European Maritime Single Windows environment sia quello di rispondere alle esigenze del mondo marittimo di oggi: le navi che approderanno in ogni porto dell'Unione Europea avranno, entro il mese di agosto 2025, un'interfaccia unica Europea a cui inviare le informazioni e questo consentirà di velocizzare le procedure di arrivo e partenza, con un risparmio di tempo, maggior rispetto  ambientale ed evidenti economie per l'intera  catena logistica.

Efficienza, competitività, ma anche sostenibilità, digitalizzazione, coordinamento e semplificazione – ha proseguito l'ammiraglio - sono concetti che rientrano in una più ampia visione fondata sulla "sicurezza produttiva"; concetti, quelli citati, che verranno declinati nel sistema Maritime Single Windows, che vede la Guardia Costiera italiana, designata quale Autorità nazionale competente.