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20 aprile 2024, Aggiornato alle 11,43
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Il Registro italiano navale compie 160 anni

Nato nel 1861 come terza società di classificazione navale, nel 1999 è stato assorbito nel Rina, di cui è socio di maggioranza. Una festa al Galata di Genova col sindaco e la dirigenza ne ha celebrato la storia

L'inaugurazione di una postazione digitale dei libri registro. Da sinistra, Paolo Signorini, presidente del porto di Genova; Paolo d'Amico, presidente del Registro Italiano Navale; Marco Bucci, sindaco di Genova; Nicoletta Viziano, presidente del Mu.Ma.; Ugo Salerno, presidente e ad del rina

Il Registro Italiano Navale ha celebrato oggi, al Galata Museo del Mare di Genova, il 160esimo anniversario dalla sua fondazione. Durante l'evento si è tenuta l'inaugurazione della postazione multimediale installata nella sala degli armatori, dalla quale i visitatori possono consultare i libri registro in formato digitale che il Registro Italiano Navale ha donato su proposta dall'associazione Promotori Musei del Mare.

Il Registro Italiano Navale nasce a Genova nel 1861 come terza società di classificazione fondata nel mondo, per volere degli assicuratori e degli armatori dell'epoca per classificare le navi e garantirne la sicurezza della navigazione. È stato il promotore della prima conferenza delle società internazionali di classificazione, nel 1939 a Roma, e uno dei membri fondatori della International Association of Classification Societies (IACS), nel 1968 a Londra. Ha svolto direttamente le attività di classificazione navale, di ispezione e di certificazione fino al 1999, quando sono state trasferite al Rina, di cui oggi è azionista di riferimento con il 70 per cento. Gli altri azionisti di Rina sono Naus (27%) e il management Rina (3%). Il Registro Italiano Navale è un ente privato senza fini di lucro, assimilabile a una fondazione. 

Commentando l'evento al Museo del Mare di Genova, Paolo d'Amico, presidente del Registro Italiano Navale, ha detto che «compiere 160 anni significa raccontare la storia dello sviluppo e del progresso della marina mercantile sin dall'Unità d'Italia nel 1861. Sono orgoglioso di essere alla guida del Registro e di poter contribuire a questo lungo percorso che è sempre stato caratterizzato dal rispetto di valori che rimangono di grande attualità: l'integrità, la competenza, l'impegno per la salvaguardia della vita umana e dell'ambiente».

Ugo Salerno, presidente e amministratore delegato del Rina, parlando dell'azienda che dirige, ha detto che «rappresenta un gruppo globale, attivo in numerosi ambiti strategici: dalla sostenibilità all'innovazione tecnologica, sino ad arrivare alla formazione dei giovani».

Nel corso dell'evento è stata annunciata anche la pubblicazione del libro "Registro Italiano Navale e Rina - Voci e racconti dagli anni '80 a oggi". Gli autori, Roberto Cazzulo e Sauro Gazzoli, raccontano nel testo la storia degli ultimi quarant'anni del Registro e dei primi venti del Rina. Il volume è acquistabile  in versione italiana o inglese su carta o in formato ebook negli store online, sul sito dell'editore Libero di scrivere e nelle librerie. I proventi del libro saranno devoluti in beneficenza.

Tag: rina