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13 maggio 2025, Aggiornato alle 16,46
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Armatori

Il 2013 di Maersk, utili e trasporto

"Incasso" in flessione. Bene il trasportato. La perdita dei noli è stata recuperata risparmiando sul bunker


E' tempo di bilanci per la prima compagnia marittima del mondo, A.P. Møller-Mærsk. Gli utili sono in calo (tranne quelli dei terminal Apm) ma il trasportato va bene.
L'armatore danese ha chiuso il 2013 con un utile in flessione del 6,5% a 3,7 miliardi di dollari (4 nel 2012). I ricavi sono stati pari a 47,4 miliardi. L'Ebitda è a 11,3 miliardi (-3,6%), l'Ebit a 7,3 miliardi (-4,7%). L'utile ante imposte è stato di 6,6 miliardi (-6,5%).
Bene è andato il movimento dei container. La flotta ha trasportato 8,8 milioni di feu, circa 300mila in più rispetto agli 8,5 del 2012. In netto calo il nolo medio che passa da 2.881 dollari a 2.674, ma la compagnia ha ammortizzato la perdita grazie al costo unitario per feu, che passa da 3.054 dollari del 2012 agli attuali 2.731 e dal costo medio del bunker che passa da 661 a 595. Crescono i terminal della compagnia. I centri Apm Terminals hanno movimentato 36,3 milioni di teu (35,4 nel 2012). Boom di utili: 770 milioni (+9,8%) su ricavi per 4,33 miliardi (+3%). L'Ebitda è stato pari a 892 milioni (+2,4%) e l'Ebit a 826 milioni (-4,4%).