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04 giugno 2025, Aggiornato alle 14,45
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Armatori

Grimaldi ritorna in Tunisia

Il paese africano è più stabile, ma soprattutto terminano le misure di protezione contro gli armatori stranieri. Così la compagnia italiana ripristina i collegamenti

Dopo molte trattative dietro le quinte, la Tunisia ritorna a ospitare le navi Grimaldi. A rivelarlo l'amministratore delegato del gruppo armatoriale di Napoli, Emanuele Grimaldi, ponendo così fine a una situazione di stallo durata più di un anno. E' dal 2011 infatti che l'armatore napoletano non opera più nelle coste del paese africano perché quest'ultimo, a causa dell'instabilità politica interna, non riusciva più a garantirgli puntualità nelle operazioni di sbarco e imbarco. Ma soprattutto perché la Tunisia aveva preso misure precauzionali per proteggere dalla concorrenza la compagnia statale di traghetti Compagnie Tunisienne de Navigation, così Grimaldi alla fine fu costretto a ritirarsi. Ora le acque sono più calme e la compagnia ritornerà a servire la Tunisia da Genova, Livorno, Palermo tre volte la settimana.
Quest'anno le previsioni del gruppo sul fatturato sono ottime: +10% di utile ante imposte, ammortamenti superiori a 500 milioni di euro (638 milioni di dollari per l'esattezza) rispetto ai 440 milioni del 2011 e ai 340 del 2009, quando la crisi bancaria globale era appena scoppiata.
Sebbene Grimaldi serve molti paesi che sono stati colpiti da crisi economiche o sommosse civili, la compagnia sta beneficiando in questo momento della ripresa dei collegamenti, intensificati dopo l'avvio della ricostruzione nelle zone colpite dalla guerra.
 
fonte: Lloyd's List