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18 marzo 2024, Aggiornato alle 16,46
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Golfo di Aden, esercitazione antipirateria per la Jolly Cristallo

Simulazione di attacco e presa della nave. Poi l'intervento della fregata Virginio Fasan e della brigata San Marco. Assarmatori: "Esercitazioni fondamentali"

La fregata "Courbet" scorta una nave del World Food Programme (European Union Naval Force Somalia Operation Atalanta/Flickr)

Nuova esercitazione antipirateria per una nave italiana. Stavolta nel Golfo di Aden, l'area strategica lungo le coste dell'Africa Orientale per le navi che transitano verso Suez. Coinvolte una nave portacontenitori ro-ro di bandiera italiana di proprietà della società genovese Ignazio Messina, la Jolly Cristallo, e una unità della Marina militare italiana, la fregata Virginio Fasan

L'esercitazione rientra nel contesto delle attività condotte periodicamente dalla Marina militare in supporto alle compagnie di armatori all'interno dell'International Recommended Traffic Corridor (IRTC), il corridoio di traffico controllato e protetto dalla missione militare internazionale EUNAVFOR-Operazione Atalanta. interessando principalmente la zona di Aden e quella del Golfo di Guinea, nell'Africa Occidentale.

Quest'ultimo addestramento, tenutosi l'8 agosto, ha visto un tentativo di presa di controllo della Jolly Cristallo da parte di un gruppo di pirati. All'attacco è seguito l'allarme della nave lanciato al comando in capo della squadra navale (CINCNAV), che ha inviato la fregata Fasan con a bordo la Brigata Marina San Marco, specializzata da diversi anni in questo tipo di operazioni, che è salita a bordo della ro-ro tramite un elicottero sventando così l'attacco simulato.

Come spiega Assarmatori in una nota, «si tratta di esercitazioni che si svolgono ormai regolarmente e che rivestono una grande importanza per la tutela degli equipaggi, delle navi italiane e del carico su rotte a rischio. Determinante in questi casi l'addestramento degli equipaggi e il ruolo svolto dalla Marina militare italiana, ruolo prezioso e insostituibile a protezione anzitutto delle vite umane. In tali circostanze è altresì decisivo l'addestramento del personale operante presso la Centrale Operativa Multidominio Marina (COMM) di CINCNAV che hanno il compito di analizzare gli allarmi e di curare il corretto flusso delle comunicazioni. Con l'occasione, si evidenzia l'importanza della presenza di unità navali militari nazionali in un'area di cruciale interesse strategico per la salvaguardia degli interessi marittimi del Paese e l'esercitazione conferma l'elevato livello di coordinamento raggiunto fra CINCNAV (Comando in Capo della Squadra Navale con sede a Roma), Assarmatori e le compagnie di navigazione italiane che operano nell'area». 

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