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04 dicembre 2024, Aggiornato alle 16,22
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Infrastrutture

Genova e Savona elettrificano le banchine crociere. Il cronoprogramma

I lavori, aggiudicati a ottobre, dovranno ultimarsi in massimo tre anni. Sei accosti a Genova per l'alimentazione in contemporanea, mentre a Savona è per una nave alla volta

(RealCarlo/Flickr)

Prosegue l'opera di elettrificazione delle banchine dei porti di Genova e Savona. A poco più di due mesi dall'aggiudicazione da parte dell'Autorità di sistema portuale di due progetti chiavi in mano per l'elettrificazione delle banchine (cold ironing) del porto passeggeri di Genova e di quello di Savona, avvenuta a ottobre, vediamo di cosa si tratta. Ce lo spiega la capogruppo dei lavori aggiudicati, la Nidec ASI, parte della Divisione Energy & Infrastructure del Gruppo Nidec. Si stima che entrambi i progetti saranno realizzati tra i due e i tre anni.

Per quanto concerne Genova, a distanza di quattro anni dal primo progetto shore-to-ship realizzato da Nidec ASI per il porto di Genova Prà, l'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, attraverso la sigla di un contratto del valore di circa 18 milioni di euro complessivi, ha assegnato la progettazione esecutiva e i lavori al raggruppamento temporaneo di imprese di cui Nidec ASI è la capogruppo, e che vede Ceisis, specializzata nella realizzazione e gestione di impianti portuali, e lo studio di ingegneria civile Molfino & Longo come partner del consorzio. L'ordine è stato acquisito a giugno e nel frattempo è partita la fase della progettazione. Si prevede la realizzazione di sei accosti che permetteranno alle navi da crociera e ai traghetti attraccati al porto di spegnere i generatori di bordo, allacciandosi alla rete elettrica per alimentare le esigenze operative. Per adattare la tensione e la frequenza della rete di alimentazione a quella che serve alle navi verrà realizzato un sistema di conversione composto da quadri di distribuzione, trasformatori e da convertitori che consentiranno alle navi di alimentarsi contemporaneamente.

Il progetto per Savona è di circa 8 milioni. Coinvolge oltre alla Nidec capofila, ancora Ceisis e Giuggia Costruzioni, la società SV Port e lo studio tecnico Fenoglio e Persico. L'ordine è stato firmato a settembre. Verrà sviluppato un sistema di cold ironing per il porto crociere simile a quello di Genova, con un convertitore che consentirà di alimentare una nave per volta.

Le due commesse rispondono all'esigenza di adeguarsi alle direttive dell'Unione europea che dal 2003 ha invitato i porti a adottare sistemi elettrificazione delle banchine dei porti (shore-to-ship) per ridurre le emissioni inquinanti delle navi in porto, mantenere attivi il riscaldamento, l'aria condizionata e i necessari sistemi ausiliari delle imbarcazioni. Una raccomandazione che diventerà vincolante per tutti i porti europei entro il 2025. Gli investimenti previsti per l'ammodernamento dei porti di Genova e Savona sono co-finanziati dalla BEI (Banca di Investimento Europea) per un totale di progetti pari a 789 milioni (300 milioni circa coperti dal finanziamento BEI) e comprendono vari interventi quali lo spostamento della diga foranea nel porto capoluogo, gli accessi ai terminal ferroviari, il cold ironing (elettrificazione delle banchine), la ristrutturazione degli approdi portuali e la sicurezza informatica.

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