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29 marzo 2024, Aggiornato alle 10,06
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Infrastrutture

Genova, aggiudicata a Webuild progettazione e costruzione della diga foranea

Al consorzio con capogruppo la cordata Fincantieri, Fincosit e Sidra l'appalto di una costosa e complessa opera marittima. Lavori al via nel 2023 per concludersi nel 2026


L'Autorità di sistema portuale (Adsp) della Liguria Occidentale ha aggiudicato al costituendo consorzio con capogruppo Webuild l'appalto per la progettazione e la costruzione della nuova diga foranea del porto di Genova. Webuild è un consorzio formato dalle società Fincantieri, Fincosit e Sidra. L'aggiudicazione giunge al termine di un complesso lavoro di programmazione, progettazione, approvazione e affidamento della più importante opera marittima mai costruita in Italia, per costi e dimensioni, finalizzata a migliorare l'accessibilità nautica, ad allargare gli accessi (consentendo l'ingresso di navi più grandi) e le condizioni di sicurezza di uno dei principali porti italiani.

Il presidente dell'Adsp, Paolo Emilio Signorini, riferisce che, a valle del completamento della progettazione, i lavori partiranno «all'inizio del 2023, nel pieno rispetto dei tempi previsti dal PNRR, e termineranno entro la fine del 2026». Soddisfatti il governatore della Liguria, Giovanni Toti, e il sindaco di Genova, Marco Bucci, che in una nota parlando di un'aggiudicazione «che non è esagerato definire epocale e che cambierà la faccia del nostro porto e la competitività dell'intera logistica italiana. Genova e la Liguria continuano nel loro percorso di cambiamento e modernizzazione. L'assegnazione dei lavori della diga è una di quelle notizie che entreranno della storia economica di questa regione. Da oggi parte la realizzazione di un'opera fondamentale non solo per Genova e per la Liguria ma per tutto il Paese».

Domani, giovedì 13 ottobre, alle ore 10 a Palazzo San Giorgio, si terrà una conferenza stampa di presentazione dell'aggiudicazione, insieme tra gli altri a Signorini, Toti e Bucci, oltre ai vertici del consorzio assegnatario dell'opera.

Come spiega Fincantieri in una nota, il consorzio di cui fa parte Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, guidato da Webuild e che comprende anche Fincosit e Sidra, realizzerà la nuova diga foranea del porto di Genova per un valore complessivo a base d'asta di 928 milioni di euro. Fincantieri Infrastructure Opere Marittime partecipa al consorzio realizzatore con una quota pari al 25 per cento. L'opera, divisa in due fasi di cui la prima già finanziata, rientra nel programma straordinario per la ripresa del porto di Genova, sarà cofinanziata dal governo con risorse del fondo complementare al PNRR e potrà beneficiare del decreto "Aiuti".

La complessità dell'opera
Commissionata dall'Adsp, la nuova diga foranea consentirà l'accesso in sicurezza (al porto) a navi portacontainer lunghe fino a 400-450 metri, ossia il doppio di quelle che possono transitare oggi, adeguando lo scalo ligure alle esigenze delle maggiori compagnie di navigazione. Sarà la più costosa infrastruttura portuale mai realizzata. Avrebbe dovuto essere avviata per gara a fine giugno ma la crisi economica degli ultimi mesi, con la guerra in Ucraina, l'inflazione e il rialzo dei costi di materie prime ed energia (senza dimenticare due anni di pandemia) hanno spinto Regione Liguria e Autorità di sistema portuale ad avviare un'interlocuzione diretta con le cordate di costruttori, dopo che questi ultimi avevano rifiutato di partecipare alla gara proprio per via delle troppe incertezze su costi e tempi di realizzazione. Nel frattempo, a metà settembre, è stata anche resettata per conflitto di interessi la terna di esperti che ha aggiudicato il progetto. I costi iniziali della diga, risalenti al 2018 e quantificati da Invitalia, sono stimati in circa 1,3 miliardi di euro. È una cifra non più attendibile, che dovrà essere ritoccata al rialzo almeno di qualche centinaio di milioni di euro. 

L'opera
Il progetto prevede la separazione del traffico merci da quello crociere con l'apertura a Levante. Si prevede lo spostamento dell'attuale diga foranea, diventata troppo "stretta", visto che risale agli inizi del secolo scorso, quando le navi che entravano nei porti erano più piccole. I lavori prevedono quindi l'allargamento del bacino di ingresso. L'avanzamento a mare è di circa mezzo chilometro, per una lunghezza di poco meno di 5 chilometri su fondali medi di 40 metri. Fatta l'opera, potranno entrare navi portacontainer fino a 22 mila TEU. La configurazione della nuova diga foranea consentirà l'ingresso di grandi navi portacontainer da 400 metri di lunghezza e 60 metri di larghezza. L'intervento prevede la creazione di un canale di accesso a levante, lungo 2,800 metri, che arriverà ad una larghezza di 400 metri davanti alle banchine di Sampierdarena.

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