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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Infrastrutture

Fincantieri, contratto US Navy per un cacciatorpediniere senza equipaggio

Tramite la controllata Marinette, e insieme ad altre cinque società statunitensi, partecipa a uno studio di progettazione da 42 milioni di dollari per una nave militare ad alta automazione

Una "Sea Hunter", nave autonoma realizzata da Vigor Industrial

Fincantieri parteciperà insieme ad altre cinque società statunitensi allo studio di progettazione da circa 42 milioni di dollari per la realizzazione di una grande nave di superfice senza equipaggio per la Marina degli Stati Uniti. Una large unmanned surface vessel. Lo rende noto la US Navy.

I sei contratti, che scadono ad agosto 2021 e sono assegnati dal Naval Sea Systems Command, valgono complessivamente 41,985,112 milioni di dollari, ciascuno permette di esercitare un'opzione per il supporto tecnico che porterebbe a un valore cumulativo di 59,47 milioni, estendendo la commessa fino a maggio 2022. Ciascun contratto, equamente distribuito, è di poco meno di 7 milioni di euro. I costruttori coinvolti sono:

• Huntington Ingalls Inc., Pascagoula (Mississippi);
• Lockheed Martin Corp., Baltimora (Maryland); 
• Bollinger Lockport, Lockport (Louisiana);
Marinette Marine Corp., Marinette (Winsconsin) – controllata dal gruppo Fincantieri; 
• Gibbs & Cox Inc., Arlington (Virginia); 
• Austal USA LLC, Mobile (Alabama).

Il processo di aggiudicazione seguirà lo schema della gara per le dieci nuove fregate lanciamissili FFG(X) della US Navy, vinta da Fincantieri Marinette quattro mesi fa e che, con tutte le opzioni, ha un valore complessivo di 5,5 miliardi di dollari. La nave automatizzata dovrà essere ad alta tecnologia, ad alta resistenza e a basso costo. Integrerà la prossima classe di cacciatorpedinieri della US Navy, la Future Surface Combatant, che dovrebbe entrare in servizio nel 2030. Dovrà quindi avere tutti i sistemi di combattimento: anti-nave, anti-aerea, anti-sottomarina, e dovrà operare anche con equipaggio, all'occorrenza. L'unità rientra in un programma governativo più ampio che ha ottenuto fondi per circa 200 milioni di dollari per la realizzazione di almeno due navi di questo tipo.I sei cantieri navalmeccanici degli States si occuperanno principalmente di perfezionare le specifiche, i requisiti e l'affidabilità di un cacciatorpediniere automatizzato, coinvolgendo anche i partner, per arrivare a battere la concorrenza nella scrittura di un contratto di costruzione.

«Lo studio ci permetterà di conoscere lo stato della prototipazione terrestre e marittima, di lavorare direttamente con la produzione industriale, realizzando navi di grandi dimensioni autonome, senza equipaggio, e competitive», ha affermato Pete Small, program manager del Naval Sea Systems Command.

Fincantieri sta sviluppando per la Marina americana il programma Littoral Combat Ships, che prevede la costruzione di 16 navi (di cui 10 già consegnate), e la costruzione di 4 unità Multi-Mission Surface Combatants (MMSC), destinate al regno dell'Arabia Saudita, nell'ambito del Foreign Military Sales degli Stati Uniti.

Fincantieri Marine Marinette rappresenta la punta di diamante di Fincantieri Marine Group, che controlla altri due cantieri sempre nella regione dei Grandi Laghi, nel Wisconsin, Fincantieri Bay Shipbuilding e Fincantieri Ace Marine, costruendo anche per la Coast Guard.

«Con il risultato ottenuto Fincantieri continua a raccogliere i frutti di un lungo lavoro partito dodici anni fa con l'acquisizione dei cantieri in America, che nel frattempo sono stati modernizzati ed efficientati al punto che oggi sono indiscutibilmente riconosciuti come un'eccellenza nel campo delle costruzioni navali», commenta Fincantieri in una nota. In un'intervista al Sole 24 Ore, il presidente di Fincantieri, Giampiero Massolo, ha detto che tramite il Recovery Fund i progetti futuri punteranno anche alle batterie al litio e alle navi a idrogeno. A causa del Covid, spiega, «abbiamo avuto i cantieri chiusi e poi riaperti grazie a protocolli sanitari esemplari. E non abbiamo avuto una sola cancellazione degli ordini. Di recente, infatti, insieme con le altre aziende partecipate pubbliche, Fincantieri ha presentato al ministero dello Sviluppo economico i suoi progetti da finanziare col fondo europeo. «Il cuore del business di Fincantieri - continua Massolo - sono le navi da crociera e militari ma negli anni abbiamo molto diversificato la produzione. Facciamo carpenteria pesante, lavoriamo acciaio per le infrastrutture, siamo stati impegnati per il nuovo Ponte di Genova e stiamo dando un grande impulso allo sviluppo delle tecnologie avanzate e della sicurezza cibernetica. Tutto ciò ci spinge ad essere smart nella gestione degli impianti e l'emergenza Covid ha accelerato questa spinta verso la sostenibilità, interconnessa, tra sistemanave e sistema-porti».