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06 maggio 2024, Aggiornato alle 18,18
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Armatori - Cultura

Federazione del Mare e Marevivo, protocollo per la salvaguardia del pianeta blu

L'intento è quello di promuovere specifiche attività congiunte di educazione ambientale, soprattutto nelle scuole

Mario Mattioli e Rosalba Giugni dopo la firma del Protocollo

Federazione del Mare e Marevivo hanno firmato oggi un Protocollo d'intesa per adottare programmi e iniziative congiunte volte a promuovere specifiche attività di educazione ambientale, soprattutto nelle scuole, e a stimolare iniziative culturali ed educative sul tema della sostenibilità, tutela, valorizzazione ambientale e difesa del mare e delle sue risorse.

La firma del Protocollo era stata annunciata nel marzo scorso ma, a causa della pandemia da Covid-19, i presidenti delle due associazioni non erano riusciti ad incontrarsi di persona per formalizzare l'impegno. "Sono veramente lieto che la Federazione del Mare e Marevivo – ha affermato Mario Mattioli, presidente di Confitarma – con questo protocollo uniscano le loro forze per portare avanti azioni congiunte per la promozione della cultura del mare e dei temi connessi con la salvaguardia dell'ambiente marino proponendo alle istituzioni iniziative comuni in un'ottica di concretezza e fattibilità, tenendo conto dei reciproci interessi rappresentati. La Federazione del Mare, da tempo chiede una Cabina di regia per l'economia del mare al fine di poter pianificare il quadro strategico degli investimenti previsti dal PNRR. Aver creato un forte legame con Marevivo è di fondamentale importanza per il cluster marittimo specie in questo momento di transizione ecologica".

"Una politica integrata è indispensabile in un Paese che ha circa ottomila chilometri di costa per difendere il mare e divulgare la cultura a salvaguardia di questo nostro importante patrimonio sulla base di regole comuni - ha affermato Rosalba Giugni, presidente di Marevivo – Per questo è importante unire le forze per porre il mare al centro delle politiche della transizione ecologica nazionale ed internazionali, dato il ruolo di cerniera tra i Paesi rivieraschi e l'Unione Europea che il nostro Paese potrebbe svolgere grazie alla sua posizione al centro Mediterraneo Per molti anni, senza un ministero dedicato alle tematiche marittime, ci siamo dovuti confrontare con più di sette ministeri. Oggi, ci uniamo alla Federazione del Mare per chiedere che in una fase di importanti riforme per il Paese, il Governo dia finalmente spazio ad una seria politica per il mare".