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29 marzo 2024, Aggiornato alle 12,33
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Logistica

Emergenze infrastrutturali e nodi logistici, Confetra incontra la ministra De Micheli

Trai temi all'ordine del giorno anche Brexit, pre clearing e transiti del Brennero

Guido Nicolini, Silvia Moretto e Paola De Micheli

Emergenze infrastrutturali, Brexit e pre clearing. Ma anche congestionamento dei nodi logistici, tavolo della legalità e cargo aereo. Molti e complessi i temi al centro dell'incontro di mercoledì tra la ministra Paola De Micheli e il vertice di Confetra. Il presidente Guido Nicolini ha posto l'accento sull'emergenza infrastrutturale che – soprattutto in Liguria e Piemonte – sta rendendo ormai quasi impossibile operare servizi di trasporto merce, soprattutto su gomma, da e verso il principale Sistema portuale del Paese. "Per non parlare dei Trasporti eccezionali, ormai completamente paralizzati anche nel Nordest, con grave danno anzitutto per l'industria italiana impossibilitata ormai a esportare intere tipologie di manufatti". 

A queste difficoltà si aggiungono poi quelle di portata internazionale, dall'ostracismo austriaco rispetto ai transiti del Brennero agli atteggiamenti francesi rispetto a Colle Tenda e fino alla Brexit – che, per diverse ragioni, finiscono tuttavia per produrre il medesimo effetto di incertezza sui costi, sui contratti e sui servizi. "Con le AdSP ancora sotto scacco di procedura infrazione Ue per il tema della tassazione, un dossier BER che rischia di consegnare l'industria logistica italiana a pochi oligopoli verticali, con una organizzazione del ciclo operativo nei magazzini da ridisegnare all'insegna della regolarità e della sana competizione di mercato, ci pare chiaro che serva una visione di politica industriale per il settore, profondamente innovativa e integrata, capace di parlare all'intera supplychain logistica che, in Italia, con 110 mila imprese e oltre un milione di addetti rappresenta il secondo contribuente del PIL Nazionale – 9% - dopo la manifattura" ha concluso il presidente Nicolini. 

Sulla stessa lunghezza d'onda la vicepresidente vicaria della Confederazione, Silvia Moretto: "Oggi arriva più merce, in meno porti, da lavorare in meno tempo. È uno degli effetti fisici di gigantismo navale e concentrazioni. L'80% dei teu in Italia arrivano in 5 scali, su vettori più grandi e con meno toccate. Paradossalmente innovazioni preziose come il pre clearing, che velocizza ulteriormente lo sbarco, se non poste dentro una filiera efficiente e coordinata, finiscono per accrescere lo stress operativo sull'intera catena di movimentazione e distribuzione. 

Il tema del congestionamento dei principali nodi del Pese è un tema che necessita di una regia nazionale: riguarda committenza manifatturiera, armatori, terminalisti, Autorità di regolazione e governance della portualità, Autorità dedicate ai controlli sulla merce, spedizionieri, e i cui effetti distorsivi si abbattono poi sull'ultimo anello, l'autotrasporto. Di fronte a un fenomeno sistemico non bastano Tavoli bilaterali e risposte parziali esclusivamente di natura finanziaria, serve una visione di insieme del ciclo logistico". 

Confetra ha chiesto al ministro di riattivare il Tavolo per la Legalità, di riprendere gli incontri del Tavolo per lo sviluppo del cargo aereo, di convocare l'organismo di partenariato della Logistica e dei Trasporti "per poter finalmente avere dei luoghi istituzionali permanenti e strutturati dove sviluppare, su tutti questi temi e per tutti i segmenti della filiera, un confronto quotidiano tra operatori di mercato e decisori pubblici", ha concluso il presidente Nicolini.
 

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