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25 marzo 2025, Aggiornato alle 16,48
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Armatori

"Eh si, è proprio un momento felice per La Spezia"

L'esempio del porto ligure, un luogo dove gli armatori investono senza aggiungere nuove strutture e senza chiedere soldi a nessuno


Duecento milioni di euro spesi da Contship per il terminal contenitori, a cui se ne aggiungeranno altrettanti garantiti dal gruppo Eurokai che controlla il terminalista, per arrivare nei prossimi anni a sfiorare un traffico (in capacità, è bene sottolinearlo) vicino ai due milioni di teu. «Eh si, è proprio un momento felice per il porto di La Spezia», sintetizza raggiante il presidente dell'Authority Lorenzo Forcieri nel corso di un convegno tenutosi all'inizio di questa settimana sul Caso La Spezia. Perché di un caso di tratta, ma in senso buono. Come scrive Massimo Minella su La Repubblica Genova, il porto ligure è stato il primo in italia a realizzare il terminal container moderno grazie alle intuizioni di Angelo Ravano, quello che ha "inventato" il porto di Gioia Tauro per intenderci. La Spezia insegna quindi. «La strada? Il porto dimostra nei fatti che è possibile attrarre investimenti privati che possono anche sopperire alla carenza di fondi pubblici» afferma Forcieri. Non solo, qui investono direttamente, mettendo parecchi capitali, gli stessi armatori. «La Spezia - afferma Cecilia Battistello, presidente Contship Italia - ha la fortuna di avere un armatore come azionista che ha il 65% dei volumi. Sotto questo profilo si tratta di una situazione privilegiata. E' la prima volta che dei soggetti privati decidono di investire in infrastrutture».
Numeri ma anche fatti. Lunedì Gianluigi Aponte (nella foto), patron Msc, ha visitato di persona il porto per vedere quali sono i progetti per il La Spezia Container Terminal dove la compagnia di Ginevra farà arrivare 700mila teu appena gli spazi saranno ampliati. Aponte si aspetta una crescita del 50%, senza nuove infrastrutture, senza chiedere un euro a nessuno e, riferendosi al recente finanziamento per Venezia che ha scatenato polemiche, l'armatore di origini sorrentine afferma: «La Spezia è un esempio importante per l'Italia. Non serve, infatti, costruire nuovi porti ma è necessario sviluppare e potenziare la capacità degli attuali, che sono in numero più che sufficiente».