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04 dicembre 2024, Aggiornato alle 09,16
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Difesa del mare, Gaiola studia le buone prassi dell'Ispra

Gli operatori dell'area protetta Parco Sommerso hanno sostenuto due intense giornate di lezioni ed esercitazioni pratiche


Gli operatori dell'Area Marina Protetta Parco Sommerso di Gaiola hanno sostenuto due intense giornate di lezioni ed esercitazioni pratiche in "strategie di primo intervento per la difesa del mare e delle zone costiere delle aree marine protette dagli inquinamenti accidentali da idrocarburi", nell'ambito del Progetto CIMA (Contrasto agli Inquinamenti Marini Accidentali da idrocarburi), sottoscritto dal Parco Sommerso di Gaiola ed ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) in rete con altre dieci Aree marine protette italiane.

Negli ultimi decenni i disastri ambientali causati dello sversamento di idrocarburi in mare dovuti ad incidenti navali sono aumentati enormemente. Sempre più spesso le immagini di organismi marini agonizzanti invischiati nel petrolio fanno il giro del mondo. Solo una settimana fa l'allarme per la petroliera affondata al largo delle coste tunisine ha tenuto con il fiato sospeso tutto il Mediterraneo. L'idea è quella di mettere in campo una strategia operativa comune affinché gli scrigni di biodiversità del nostro Paese siano meno vulnerabili di fronte ad una simile minaccia. 

"Sempre più spesso – spiega Maurizio Simeone, direttore AMP Parco Sommerso di Gaiola – ci capita di osservare inermi questi disastri ambientali, soffrendo e sperando che non si abbattano mai sulle nostre coste. Oggi il Parco della Gaiola assieme a diverse altre Aree Marine Protette Italiane ha deciso di non stare fermo a sperare ma di fare qualcosa di concreto per farsi trovare meno impreparati nei confronti di qualcosa che speriamo di non dover vivere mai. Ringraziamo l'ISPRA ed il MITE per la collaborazione ed opportunità".
 

Tag: ambiente