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26 aprile 2024, Aggiornato alle 17,27
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Crociere, screening e divieto d'imbarco contro il Coronavirus

Nuovo protocollo approvato dalle compagnie marittime: non potrà salire a bordo chi è transitato in Cina, Macao o Hong Kong negli ultimi 14 giorni

(Bangkok Post photo)

Considerata l'evoluzione dell'epidemia del nuovo coronavirus, e seguendo le indicazioni delle autorità sanitarie internazionali, compresa l'Organizzazione Mondiale della Sanità, i membri Clia, l'associazione internazionale delle compagnie marittime da crociera, hanno adottato diversi protocolli di sicurezza per passeggeri ed equipaggi.

Sono misure in vigore dal 7 febbraio e implementano quelle già adottate il 31 gennaio. Queste ultime permettono, sostanzialmente, un'analisi dettagliata, caso per caso, per l'ammissione a bordo di un passeggero o di un membro dell'equipaggio. Gli armatori associati a Clia negheranno l'imbarco a tutti coloro che nei 14 giorni precedenti hanno viaggiato o sono anche solo transitati in un aeroporto cinese, di Hong Kong o di Macao. Inoltre, il divieto di salire a bordo sarà in vigore anche per chi, nei 14 giorni precedenti, ha avuto contatti stretti, abbia aiutato o medicato chiunque sia sospettato o a cui sia stato diagnosticato il virus, come anche a coloro che sono sotto monitoraggio medico per il rischio contagio. Verranno inoltre effettuati screening preventivi prima di ogni imbarco su ogni passeggero e membro dell'equipaggio.

«L'industria crocieristica è da sempre all'avanguardia, ben attrezzata e con una lunga esperienza nella tutela della salute dei propri viaggiatori», sottolinea Clia in una nota. «Inoltre, le compagnie adottano da sempre sistemi precauzionali di controllo dei passeggeri e degli equipaggi. Tutte le navi, inoltre, adottano protocolli di prevenzione e di risposta alle epidemie, sono dotate di strutture mediche e di personale medico di bordo specializzato e operativo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per fornire le prime cure in caso di malattia e prevenire ulteriori trasmissioni».