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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Armatori

Confitarma, il Consiglio dedicato a Genova

Primo punto all'ordine del giorno, il crollo del Ponte Morandi, tema che è stato anche oggetto di un incontro con le Commissioni parlamentari


Il 19 settembre si è riunito a Roma il primo Consiglio della Confederazione Italiana Armatori dopo le ferie estive. Al primo punto dell'ordine del giorno, il crollo del Ponte Morandi di Genova, tema che è stato oggetto nelle stesse ore anche di un incontro di Confitarma con le Commissioni parlamentari.

Il Consiglio di Confitarma
Il Consiglio ha osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime della tragedia e manifestare ancora una volta la vicinanza a tutta la città di Genova e al porto. Successivamente è stata presa in esame la situazione derivante dal crollo del Ponte e i riflessi sulla logistica e sulle attività delle compagnie armatoriali che operano nel porto di Genova.
"A poco più di un mese dal disastro – ha affermato il presidente di Confitarma Mario Mattioli – si registrano forti disagi per i collegamenti tra il porto e l'autostrada con evidenti ripercussioni sul traffico urbano e congestionamenti su tutta la rete. Pur ipotizzando che il ponte venga ricostruito in 18 mesi, è evidente che una situazione simile è insostenibile e che il rischio di forte perdita di traffico del principale porto italiano è molto elevato".
Il presidente di Confitarma, supportato dagli associati genovesi, i Consiglieri Alessandra Grimaldi e Beniamino Maltese e l'armatore Marco Novella, che in queste settimane hanno partecipato a tutti i tavoli tecnici "per Genova", ha ribadito che Confitarma da subito si è messa a disposizione delle Autorità per affrontare insieme la difficile situazione, assicurando la continuità dei traffici gestiti dalle aziende associate da e per Genova e portando il contributo di esperienza degli armatori nella ricerca delle migliori soluzioni per garantire la continuità operativa del porto.
In particolare Confitarma, fatte salve tutte le necessarie verifiche, sostiene di approfondire l'ipotesi di avviare delle linee marittime di corto raggio verso Voltri o Savona per alleggerire il traffico locale e facilitare l'arrivo delle merci destinate al Nord Ovest del Paese e al centro Italia. Se così fosse deciso, importanti aziende associate a Confitarma hanno già dato la loro disponibilità a contribuire con le loro unità. Il Consiglio ha poi preso in esame l'evoluzione politica e legislativa e i riflessi sulle attività armatoriali.


L'incontro con le Commissioni parlamentari
Organizzato dall'ADSP Genova-Savona, il 19 settembre si è tenuto un incontro dei parlamentari delle Commissioni parlamentari VIII (Ambiente) e IX (Trasporti) della Camera dei Deputati con i rappresentanti del cluster marittimo portuale, per illustrare la situazione a seguito del crollo del Ponte sul Polcevera. È intervenuto tra gli altri l'armatore Marco Novella, il quale ha ribadito che gli armatori rappresentati da Confitarma hanno assicurato la continuità dei traffici gestiti sulle rotte da e per Genova e che sin da subito si sono messi a disposizione delle Autorità chiamate a gestire questa vera e propria calamità che ha colpito la città di Genova e con essa il porto e l'intera economia non solo genovese ma di tutto il Paese.
"Accanto alle proposte delle altre categorie di operatori del porto – ha affermato Novella - le aziende associate a Confitarma hanno già manifestato la loro disponibilità ad intervenire con le loro unità navali per alleggerire il traffico stradale e facilitare l'arrivo e la partenza delle merci dal porto di Genova verso il Nord Ovest del Paese (Piemonte e Lombardia) e verso il Centro Italia. Si tratta di linee marittime che, togliendo traffico dalle strade, ridurrebbero la congestione e l'inquinamento. Naturalmente è necessario verificare la fattibilità di queste iniziative ma confermo la massima disponibilità per far sì che, in attesa del nuovo ponte, il porto di Genova possa continuare ad operare limitando al massimo i danni non solo per il porto ma per tutta la città e per l'enorme indotto che ruota intorno ad essa. Quello che si chiede – ha concluso Novella - è di dare risposte al più presto per evitare che i gravi rischi che si corrono si trasformino in breve tempo in danni concreti. Purtroppo già ci sono i primi evidenti segnali negativi".