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18 aprile 2024, Aggiornato alle 19,59
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Carnival perde 2 miliardi di dollari nel primo trimestre

Il gruppo statunitense, proprietario di Costa Crociere, è riuscito a far crescere le prenotazioni e a mantenere i crediti crocieristici invece dei rimborsi

Arnold Donald, CEO di Carnival (World Travel & Tourism Council/Flickr)

Il primo trimestre del gruppo crocieristico statunitense Carnival si è chiuso con una perdita netta di 2 miliardi di dollari. Lo rende noto l'armatore di Miami in una nota, annunciando il primo bilancio dell'anno. La buona notizia è che aumentano le prenotazioni rispetto all'ultimo trimestre del 2020, in vista della ripresa estiva, che i crediti per le crociere non svolte superano di gran lunga i rimborsi fatti, ossigendando così il bilancio del gruppo, e la raccolta di liquidità sul mercato negli ultimi mesi è andata a buon fine.

Carnival prevede che sei dei suoi nove marchi riprenderanno le attività entro l'estate, ovvero AIDA (verso le Isole Canarie), Costa Crociere (Italia), P&O Cruises, Cunard e Princess Cruises (Regno Unito); e infine Seabourn verso la Grecia.

I depositi totali dei clienti a febbraio di quest'anno ammontano a 2,2 miliardi, di cui la maggior parte riguardano crediti per future crociere, depositi che hanno compensato l'impatto dei rimborsi. Solo nel 2021 i crediti per le crociere dei clienti, quelli che hanno prenotato una crociera che non hanno ancora potuto fare, sono pari a 700 milioni di dollari. La liquidità del gruppo è di 11,5 miliardi, «abbastanza per riportarci alla piena operatività», commenta il direttore finanziario di Carnival Corporation, David Bernstein. Il tasso medio di cash burn è stato di 500 milioni al mese. 

I volumi di prenotazione del primo trimestre 2021 sono stati superiori del 90 per cento rispetto all'ultimo trimestre del 2020. Sono cresciute molto le prenotazioni anticipate cumulative per il 2022, anche se non è stato reso noto di quanto. Il risultato è particolare considerando che le campagne pubblicitarie sono ai minimi. 

A dicembre scorso il gruppo statunitense ha ottenuto una linea di credito di 1,5 miliardi ed emesso 3,5 miliardi di titoli senior non garantiti a febbraio, completando nello stesso mese un'offerta di azioni ordinare da 1 miliardo.

«Il nostro obiettivo è riprendere le operazioni il più rapidamente possibile, dimostrando allo stesso tempo una gestione prudente del capitale e farlo in un modo che sia al servizio dei migliori interessi della salute pubblica», afferma il presidente e amministratore delegato di Carnival, Arnold Donald.

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