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03 maggio 2024, Aggiornato alle 16,47
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Automare e cartelli container nel futuro del Med

Domani a Livorno il Forum Euromediterraneo. Nel giro di un anno in Italia l'offerta container che conta si ridurrà a 5 grossi servizi. Per Gallanti le Ten-T estese al Nord Africa sono una soluzione contro l'isolamento


Due temi attualissimi saranno affrontati al Forum Euromediterraneo che si terrà domani a Livorno: gigantismo navale e relazione Europa-Nord Africa.
Il primo, come scrive Patrizia Lupi sul Secolo XIX-Shippingonline, è accompagnato dall'annuncio del presidente dell'Autorità portuale Luciano Gallanti che dal 2015 lo scalo toscano potrà accogliere navi da 10mila teu. E lo farà in un mercato delle portacontainer che, già da sempre monopolistico, si sarà sempre più concentrato in poche mani, forte dell'alleanza tra le prime tre compagnie armatoriali che insieme fanno quasi tutta la quota mondiale del trasporto. Si tratta della P3, il superarmatore composto dalla danese Maersk, la svizzera Mediterranean Shipping Company e la francese Cma Cgm. Partirà verso la metà dell'anno prossimo e determinerà un cambiamento sostanziale del traffico container globale: 255 navi su 29 servizi. Stop. Sarà questa l'offerta mondiale in un unico pacchetto. Di queste linee, solo cinque interesseranno direttamente o indirettamente (via feeder) l'Italia. Si pensi che il porto di Rotterdam, uno dei primi in Europa, dovrebbe perdere cinque linee. Tutto a beneficio delle economie di scala, quindi meno servizi ma più capienti, però in ogni caso si è di fronte a una sostanziale riduzione delle toccate. Prima della partenza della P3 la Commissione Ue dovrà dare il via libera o dichiarare l'alleanza un cartello. Ma sarà difficile, vista la potenza commerciale messa in campo, che una sanzione antitrust possa bloccare l'avvio della superalleanza.
In uno scenario di questo tipo restare fermi e sperare di organizzare la logistica italiana su così pochi, grossi servizi sarebbe un suicidio. Così l'altro tema del forum livornese è direttamente collegato al primo: le autostrade del mare. Fin dove devono arrivare? Gallanti vorrebbe convincere l'Europa a guardare le Ten-T, il sistema transeuropeo di trasporto principalmente legato alle ferrovie, come un ponte tra Sud Europa e Nord Africa con il cabotaggio che fa da perno di collegamento. «Le Autostrade del mare sono una delle soluzioni per rispondere al gigantismo navale – afferma Gallanti - l'Ue deve decidere se rimanere rinchiusa nel proprio fortilizio, in difesa dello status quo, o se considerare invece le aperture da parte degli Stati Africani come un'opportunità di sviluppo».