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07 ottobre 2024, Aggiornato alle 17,00
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Accordo Stena e Proman per realizzare navi alimentate a metanolo

Le due compagnie ritengono che questo carburante possa offrire soluzioni immediate per ridurre le emissioni di carbonio


Proman, uno dei maggiori produttori mondiali di metanolo, insieme alla compagnia di navigazione Stena ha annunciato di voler sviluppare una speciale soluzione di retrofit per consentire alle petroliere esistenti di adottare il metanolo come fonte di carburante. Le compagnie stimano che attualmente operano più di 70 mila navi in tutto il mondo. Al ritmo attuale le emissioni della flotta esistente potrebbero aumentare fino al 130% nel 2050 rispetto ai livelli del 2008. Il passaggio a combustibili a basse emissioni di carbonio rimane dunque fondamentale per garantire la sostenibilità a lungo termine del settore, ma attualmente la mancanza di tecnologie disponibili sta diventando un serio problema per gli armatori. 

Proman e Stena sottolineano invece che il metanolo, offrendo benefici immediati e urgenti, è l'unico percorso chiaro attualmente disponibile per un futuro sostenibile. Oltre ad essere una sostanza a combustione pulita che riduce le emissioni di carbonio, il metanolo è anche biodegradabile e solubile in acqua. Le due aziende si impegnano a sviluppare congiuntamente una soluzione di retrofit che consenta sia alle circa 140 navi di Stena, sia alle navi gestite da altre società, di sperimentare i benefici ambientali immediati e le riduzioni delle emissioni di gas serra fornite dal metanolo. La prima di queste navi, la Stena Pro Patria da 49.900 dwt, sarà consegnata all'inizio del 2022, con altre tre navi a doppia alimentazione gestite da Proman previste per il 2023.
 

Tag: ambiente