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07 novembre 2024, Aggiornato alle 16,38
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Infrastrutture

A Brindisi poteri speciali, Zes e sblocco opere per rilanciare il porto

Le priorità al centro di una riunione tenuta negli uffici dell'AdSP Mare Adriatico Meridionale


Una riunione per affrontare la crisi che affligge il porto di Brindisi e le sue immediate ricadute sull'economia del territorio, si è tenuta nei giorni scorsi negli uffici dell'AdSP Mare Adriatico Meridionale.  A seguito del dibattito, si è convenuto che il principale obiettivo, comune a tutti gli operatori, risulta essere lo sblocco di tutte le opere minori, già pronte per essere realizzate. 

Tra le priorità emerse, c'è sicuramente la stagione crocieristica 2020 che rischia di essere cancellata, nonostante i 57 scali già calendarizzati, per via delle nuove misure di security, indispensabili per i porti (installazione di apparati radiogeni per lo screening di passeggeri e bagagli), che richiedono un ricovero da autorizzarsi. Nel breve periodo, inoltre, si è deciso di accelerare il processo di realizzazione delle opere strategiche già previste dal Piano Regolatore Portuale, prime tra tutte, dragaggi e accosti.

Al fine di superare l'attuale empasse, inoltre, il tavolo, ha scelto di formulare una richiesta, direttamente al governo centrale perché possa valutare la possibilità di conferire al presidente dell'AdSP o al Sindaco gli stessi poteri speciali riconosciuti al Sindaco di Genova (per la ricostruzione in tempi celeri del ponte Morandi) e al presidente del porto di Taranto (per la questione Ilva).

Al governo si chiederà, riferisce ancora l'Authority portuale, di consentire l'avvio immediato delle Zes, attraverso le nomine mancanti e la realizzazione della Zona Doganale Interclusa; l'adozione per il porto di Brindisi delle stesse misure previste per il porto di Trieste (per incentivare il traffico dei rotabili); l'approvazione immediata del Documento Pianificazione Strategica, passo fondamentale per la successiva redazione del nuovo Piano Regolatore Portuale di Brindisi; il riconoscimento dello scalo messapico come porto "core", all'interno dell'estensione di una delle attuali Reti Ten T. Infine, per scongiurare un collasso occupazionale ed economico, saranno, avviati nel più breve tempo possibile, incontri di programmazione con Enel, per l'adozione di misure compensative al processo di decarbonizzazione.
 

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