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21 marzo 2025, Aggiornato alle 13,20
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Somalia propone amnistia per i giovani pirati

Il presidente del Paese africano sollecita inoltre l'aiuto della comunità internazionale per fornire ai predoni pentiti "un modo diverso per guadagnarsi da vivere". Dubbi dall'Onu


Vita da pirati? Meglio un lavoro tranquillo. E' questo, in sostanza, il messaggio che ha voluto lanciare il presidente somalo, Hassan Sheikh Mohamoud, annunciando una possibile amnistia per i giovani predoni che intendono tornare sulla retta via. Illustrando la sua nuova strategia per fronteggiare le incursioni armate sulle navi che transitano nel Golfo di Aden e nell'Oceano Indiano, il capo dello Stato ha detto che sono in corso negoziati "in modo indiretto con i pirati attraverso i notabili" dei villaggi costieri, precisando che tale misura vale per i giovani e non per i capi, alcuni dei quali sono ricercati dall'Interpol. Hassan Sheikh conta inoltre di sollecitare la comunità internazionale affinché lo aiuti a offrire ai giovani somali un "modo diverso per guadagnarsi da vivere". La proposta di amnistia non è stata accolta con favore dall'ufficio dell'Onu per la droga e il crimine (Unodc). "La priorità è liberare gli ostaggi, portare davanti ai tribunali i responsabili degli attacchi e condannarli", ha affermato alla Reuters il responsabile regionale dell'organismo internazionale, Alan Cole.