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24 aprile 2024, Aggiornato alle 19,49
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Riparte Tirrenia, il sequestro dai conti agli asset

Nuovo accordo tra i commissari e il gruppo Onorato Armatori. Riparte la continuità territoriale - coperta parzialmente negli ultimi giorni da Moby - verso Sicilia e Sardegna


Accordo raggiunto tra i commmissari e Tirrenia-Cin, le navi riprenderanno a navigare seguendo gli obblighi della Convenzione con lo Stato per la continuità territoriale. Sardegna, Sicilia e isole Tremiti riprendono ad essere collegate dall'ex compagnia di bandiera, oggi gestita dal gruppo Onorato Armatori (anche se comunque le isole sono sempre rimaste collegate da servizi di altri armatori).

L'intesa è stata raggiunta grazie al trasferimento del sequestro della liquidità, avviato dai commissari lunedì scorso, dai conti correnti ai beni, in questo caso le navi, permettendo così di sbloccare le risorse per avere la flotta operativa, soprattutto per trasportate merci, visto che la mobilità delle persone resterà fortemente limitata almeno fino al 13 aprile, come da ultimo decreto governativo.

Già da ieri sera l'accordo ha permesso di «ripartire da subito - si legge in una nota Tirrenia-Cin - tutte le tratte passeggeri e merci previste dalla Convenzione sulla Continuità territoriale che nel frattempo, su alcune rotte, è stata garantita da Moby».

Negli ultimi tre giorni, come spiega l'Ansa, la continuità territoriale da parte di Tirrenia è stata coperta in Sardegna (un traghetto Moby, compagnia del gruppo Onorato, nelle tratte Civitavecchia-Olbia, Genova-Porto Torres, Livorno-Cagliari, Livorno-Olbia e Napoli-Cagliari) ma non in Sicilia. Ora riprendono, quindi, anche le tratte Ravenna-Brindisi-Catania e Napoli-Palermo.

«Rendiamo atto ai ministeri dei Trasporti e dello Sviluppo economico di essersi fatti carico tempestivamente delle preoccupazioni da noi avanzate nonché della mediazione per evitare un'interruzione prolungata di un pubblico servizio come quello della mobilità dei beni essenziali, che avrebbe prodotto effetti devastanti in questa drammatica emergenza COVID», si legge in una nota dai vertici sardi della Cna Fita Sardegna, il vicepresidente nazionale Franco Pinna e la responsabile regionale Valentina Codonesu. «Se è vero - concludono - che in questo momento lo sblocco delle navi Tirrenia restituisce serenità al mondo economico, politico e ai cittadini, non di meno continua a preoccupare il silenzio generale sul nuovo bando di continuità territoriale marittima, dal momento che la Convenzione MIT-CIN è in scadenza a luglio. È urgente definire e avere certezze sulle percorrenze, le frequenze e le tariffe».