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04 dicembre 2024, Aggiornato alle 16,22
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Infrastrutture

Rina certifica la prima nave RC Dock senza equipaggio

Una workboat in grado di operare fino a 200 miglia dalla costa, in particolare nelle ispezioni offshore e sottomarine


La multinazionale italiana di ispezione navale Rina ha consegnato il certificato di classe alla prima imbarcazione di una flotta senza equipaggio appartenente a RC Dock, società specializzata nell'automazione navale. Attualmente la società ne ha commissionate in costruzione altre 19 unità, che potranno operare fino a 200 miglia dalla costa.

Le imbarcazioni senza equipaggio rappresentano un nuovo traguardo per il settore marittimo. RC Dock è nota per l'applicazione delle tecnologie più innovative a supporto dell'industria navale, come i mezzi di superficie senza equipaggio (unmanned surface vessels - USV), le banchine automatizzate per il loro ormeggio e rifornimento e i sistemi di lancio e di recupero per gli USV. La flotta condurrà operazioni come le ispezioni offshore e sottomarine, la manutenzione e le riparazioni senza la presenza di equipaggio a bordo, quindi controllate a distanza.

Le unità di RC Dock, della lunghezza di circa 12 metri, sono progettate per raccogliere importanti dati relativi alla batimetria, al livello di inquinamento, alle correnti, alle condizioni del fondale, al meteo e alla migrazione dei volatili, nonché per svolgere il pattugliamento delle coste al fine di rilevare eventuali attività illecite come la pirateria e il traffico illegale di sostanze e materiali. Completamente senza equipaggio, le imbarcazioni saranno gestite a distanza da una sala di comando centrale (attualmente situata a Ijmuiden, nei Paesi Bassi) o da un centro di controllo remoto e mobile che potrà trovarsi in qualsiasi parte del mondo. Durante le operazioni in mare, le workboat - denominate Marine Autonomous Robotic Intervention Platform (MARIP) - saranno monitorate da terra, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, da un Comandante e un team specializzato.

«Le navi autonome controllate da remoto sono ampiamente riconosciute come il futuro per molte aree del trasporto marittimo. Questa prima approvazione rappresenta un passo importante nella direzione di un sempre più ampio utilizzo», spiega Guido Garufi, business development manager per il Benelux e la Francia settentrionale di Rina. «Per lo svolgimento di alcune attività, la navigazione e l'operazione di mezzi controllati da remoto hanno degli indubbi vantaggi», aggiunge Ronald J. Kraft, direttore e fondatore di RC Dock Engineering BV. «Nei casi in cui vanno eseguite attività semplici, ma che implicherebbero una lunga permanenza in mare, l'automazione aumenta significativamente la sicurezza e rimuove il rischio per la vita umana. Le workboat, inoltre, possono operare in qualsiasi momento del giorno e nella maggior parte delle condizioni; ciò significa che non sarà più necessario avere a bordo in mare un equipaggio completo. Le persone potranno lavorare a terra in condizioni ancora più sicure ed essere formate per arricchire le loro competenze in linea con l'evoluzione del settore».

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