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03 ottobre 2024, Aggiornato alle 15,19
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Porto di Napoli, nominati i tre RSL di sito

Sono Fabiana Esposito e Gennaro Imperato per la CULP e Ciro Perna per Conateco. Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl-Mare chiedono più formazione sulla sicurezza e ispezioni dalle autorità

(Carl Campbell/Flickr)

Il 17 maggio si è svolta al Circolo Ricreativo Assistenziale dei Lavoratori (CRAL) dell'Autorità di sistema portuale del Tirreno Centrale l'assemblea dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RSL) aziendali per eleggere i tre delegati per il porto di Napoli.

Sono stati eletti all'unanimità Fabiana Esposito (Compagnia Unica Lavoratori Portuali-CULP di Napoli), Gennaro Imperato (CULP) e Ciro Perna (Conateco).

In una nota congiunta le segreterie di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl-Mare commentano le nomina come l'inizio di «una nuova fase a oltre un anno dall'emergenza pandemica». Un lavoro di quadra che prosegue dal Protocollo sulla sicurezza in ambito portuale (denominato Protocollo Luigi Davide, morto sul lavoro nel porto di Napoli) che «ha contribuito efficacemente a ridurre i rischi da infortuni e a divulgare la cultura della sicurezza sul lavoro».

I sindacati ritengono «imprescindibile che si definiscano regole più stringenti ed efficaci che rendano obbligatoria la formazione nei luoghi di lavoro e che si intensifichino le verifiche ispettive da parte dell'Autorità di sistema portuale del Tirreno Centrale e degli altri organi preposti».

«I rischi sul lavoro – continua la nota - continuano ad attanagliare il nostro settore, ma l'impegno e l'attenzione dei lavoratori e del sindacato deve restare sempre vigile sulla problematica. I recenti drammatici avvenimenti sul lavoro purtroppo ci riportano ad una realtà che non vogliamo venga catalogata come fatalità, spingendo le scriventi ad adoperarsi e a investire sempre di più sulla cultura della salute e della sicurezza, beni primari costituzionalmente garantiti sui quali non si può transigere».

Per i sindacati «non è più tollerabile la sottovalutazione dei rischi nei luoghi di lavoro, in modo particolare nelle aree, come i porti, dove si svolgono attività produttive in cui insistono complesse sinergie fra diversi mondi del lavoro: i rischi da interferenze. La sicurezza per noi rappresenta un valore comune, non negoziabile e costituisce la base imprescindibile per uno sviluppo del sistema portuale campano sano e inclusivo».

La cultura della sicurezza sul lavoro è fatta di buone pratiche, sia per i lavoratori che per i datori di lavoro, quella che supera «una linea di pensiero ancora diffusa secondo la quale la sicurezza è un costo e il mero adempimento all'obbligo normativo, spesso inteso come onere e ostacolo organizzativo».

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