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02 maggio 2024, Aggiornato alle 16,35
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Infrastrutture

Nel porto di Trieste arrivano gli "steel train" ecologici per il siderurgico

Grazie a una collaborazione tra Adriafer e VTG Europe nasce a Gorizia una nuova officina autorizzata per la riparazione di carri merci di ultima generazione


Treni "d'acciaio" per il settore siderurgico e nuove infrastrutture strategiche per rendere più competitivo il trasporto ferroviario. Presentati oggì a Gorizia lo steel train, un nuovo treno che aiuterà a ridurre le emissioni di anidride carbonica dell'industria siderurgica spostando tonnellate di merce dalla strada alla ferrovia. Annessa, una nuova officina autorizzata nel terminal ferroviario dell'Interporto di Gorizia per la riparazione dei carri merci. Tutto questo grazie ad una intesa tra il porto di Trieste, attraverso la sua società controllata, Adriafer, e VTG Europe Italy, l'azienda di noleggio e logistica con casa madre ad Amburgo con una forte attenzione al mercato italiano.

Doppio evento oggi a Gorizia grazie a questa intesa. Il primo capitolo consiste nell'inaugurazione, avvenuta stamattina, di "Ready wagon", l'officina per la riparazione di carri ferroviari  all'interno dell'Interporto di Gorizia (SDAG). La nuova struttura, realizzata da Adriafer Rail Services (ARS) e resa possibile anche grazie ad un accordo con l'interporto isontino e la stessa VTG, è stata creata proprio per soddisfare le crescenti esigenze del settore ferroviario del Friuli Venezia Giulia, offrendo soluzioni logistiche e servizi di manutenzione avanzati e all'avanguardia anche per clienti d'oltreconfine (Slovenia e Austria). Il taglio del nastro  della nuova struttura è stata anche l'occasione per un ulteriore dato di novità: la presentazione dello Steel Train di VTG, un rivoluzionario carro ferroviario progettato per il trasporto dell'acciaio su rotaia, che aiuterà a ridurre le emissioni di Co2 dell'industria siderurgica spostando tonnellate di merce dalla strada alla ferrovia.

L'impianto comprende 20 mila metri quadri di piazzali operativi, un magazzino raccordato coperto di 3 mila metri quadri coperti, dotato di apparato di trattamento dell'aria e di carroponte di 25 tonnellate, e 5 aste di binario della lunghezza complessiva di 1.575 metri. Le attività potranno prevedere ulteriori sviluppi con la realizzazione della "lunetta" che consentirà di bypassare la stazione di Gorizia e di arrivare presso il raccordo direttamente con treni a trazione elettrica. Un ulteriore sviluppo sarà poi consentito dall'allargamento dei piazzali operativi su aree adiacenti, che permetteranno anche un'attività terminalistica.

Il comparto siderurgico, che in Italia vale circa 3 miliardi, quest'anno ha prodotto 1,6 milioni di tonnellate di acciaio. La maggior parte proviene dagli stabilimenti del nord e viaggia ancora su strada e, da solo, è il responsabile del 10 per cento delle emissioni inquinanti. "Questo mercato – dichiara Guido Gazzola, responsabile di VTG Europe Italy e presente all'evento - ha un ruolo importante nell'economia di un paese come l'Italia che è ancora fortemente manifatturiero. Il nostro Steel Train potrà offrire all'industria siderurgica i grandi vantaggi della capacità ferroviaria, modalità di trasporto più sostenibile e che può essere maggiormente integrata nella logistica delle aziende che operano tra la produzione e il trasporto dell'acciaio. In pochi anno contiamo di aiutare le aziende a ridurre sia traffico su strada (-100 mila tir) che anidride carbonica (-20 mila tonnellate).  Lo steel train, inoltre, è in grado di migliorare l'efficienza dei treni convenzionali fino al 20 per cento. Ulteriore vantaggio – conclude Gazzola - un minore logorio delle infrastrutture, nei confronti delle quali oggi i trasporti di acciaio rappresentano una delle sfide più sensibili della logistica."

E il porto di Trieste primo in Italia per numero di treni movimentati (circa 10 mila l'anno), che ha fatto dell'intermodalità il suo punto di forza, non è un partner scelto a caso. Infatti, "Ready wagon", la nuova officina realizzata da Adriafer, e resa possibile anche grazie ad un accordo con l'interporto isontino e la stessa VTG, è stata creata proprio per soddisfare le crescenti esigenze del settore ferroviario del Friuli Venezia Giulia, offrendo soluzioni logistiche e servizi di manutenzione avanzati e all'avanguardia anche per clienti d'oltreconfine (Slovenia e Austria).

Zeno D'Agostino, presidente dei porti di Trieste e Monfalcone, intervenuto all'evento ha evidenziato l'importanza della partnership con il gruppo tedesco e il lancio della nuova struttura: «Nello sviluppo complessivo delle attività collegate alla ferrovia, il tema della manutenzione dei carri è elemento fondamentale, perché da una parte crea valore e dall'altra rafforza la competitività del sistema. I treni, infatti, prediligono nodi logistici in grado di offrire servizi a 360 gradi e noi puntiamo da sempre ad un approccio total quality».

VTG GmbH Nata nel 1872, VTG è un'azienda di noleggio e logistica con una forte attenzione al mercato italiano. Con un fatturato di circa 1,3 miliardi, oltre a fornire carri merci ferroviari e contenitori cisterna, offre servizi logistici multimodali e soluzioni digitali integrate. La sua flotta comprende: circa 84 mila carri merci ferroviari – per lo più vagoni cisterna, carri merci modulari, carri merci standard e carri a pareti scorrevoli –, oltre 5.000 contenitori cisterna e impiega più di duemila persone. Ad Amburgo il quartier generale e presente in Italia con VTG Europe Italy.