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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Lanciato il registro navale delle Isole Vergini

Il Northeast Maritime Institute ritiene che l'iniziativa possa contribuire a risolvere la crisi della catena di approvvigionamento americana. Contrari i sindacati


Un nuovo registro navale delle Isole Vergini americane è stato ufficialmente lanciato nell'ambito del "Piano di rivitalizzazione per il commercio marittimo e la concorrenza strategica degli Stati Uniti", sviluppato dal Center for Ocean Policy and Economics (Cope) del Northeast Maritime Institute e consigliato da numerosi esperti dell'industria marittima. Il Northeast Maritime Institute è un college privato con sede nel Massachusetts. Il piano è stato annunciato dai suoi ideatori come "l'iniziativa marittima più rilevante degli ultimi 75 anni", promettendo di "sostenere e assistere nella risoluzione della crisi della catena di approvvigionamento americana, garantire la sovranità e la sicurezza marittima e rivitalizzare il commercio marittimo".

"Una nuova bandiera statunitense secondaria dedicata al commercio internazionale  - spiega l'istituto – fornisce un aumento significativo del tonnellaggio statunitense; aumenta la capacità di lavoro marittimo degli Stati Uniti; sostiene standard internazionali più elevati per la sicurezza della gente di mare; consente una maggiore supervisione del commercio nazionale e globale; facilita le iniziative dei mari ‘green' e incentiva il finanziamento, gli investimenti e la proprietà degli Stati Uniti nelle iniziative marittime nazionali". 

Di diverso avviso i sindacati dei marittimi statunitensi (tra cui l'American Maritime Organization, Sailors Union of the Pacific, Seafarers' International Union, International Organization of Masters, Mates & Pilots, Marine Engineers' Beneficial Association e Marine Firemen's Union), i quali hanno rilasciato una dichiarazione in cui condannano fermamente l'idea e invitano il Dipartimento della Difesa, l'amministrazione marittima, l'amministrazione Biden e il Congresso a "rifiutare qualsiasi suggerimento che le navi battenti bandiera delle Isole Vergini americane siano trattate come se fossero bandiera statunitense e navi con equipaggio statunitense per qualsiasi scopo o per qualsiasi programma".

"A nome dei marinai mercantili americani autorizzati e senza licenza che hanno servito con orgoglio e senza fallo il nostro Paese sin dalla sua fondazione, ci opponiamo con la massima fermezza alla creazione di un registro aperto nelle Isole Vergini, un territorio degli Stati Uniti", hanno affermato le organizzazioni sindacali nella dichiarazione congiunta.