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05 ottobre 2024, Aggiornato alle 18,17
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Infrastrutture

Intermodale, cantieristica, turismo: il futuro del porto di Marina di Carrara

Accordo tra autorità portuale, sindacati e Confindustria per rilanciare lo scalo. Si punta alla Zona logistica semplificata, allo sviluppo degli scali merci di Massa e della Pontremolese

Il porto di Marina di Carrara

Traffico commerciale, itticoltura, cantieristica, servizi turistici, ricerca, tutela ambientale, attività ricreative e sportive. Il futuro del porto di Marina di Carrara si orienterà su queste attività. Oggi l'Autorità di sistema portuale della Liguria Orientale, gli imprenditori di Confindustria e i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno firmato un'intesa per il rilancio economico e sociale dello scalo toscano.

I punti focali dell'accordo sono l'indesiamento industriale nelle aree del Consorzio ZIA, attirando investimenti rinforzandone le attività logistiche; l'istituzione di una Zona Logistica Semplificata; la concretizzazione dell'accordo sulle commesse tra Nuovo Pignone (Baker Hughes), Regione Toscana, Comune di Carrara, Adsp e fondo F2i; il potenziamento dello scalo merci di Massa in vista di uno sviluppo intermodale, con l'impegno di terminal e imprese ferroviare; infine, far includere dall'Unione europea il porto di Marina di Carrara tra i "core" del corridoio Tirreno-Brennero tramite lo sviluppo della ferrovia Pontremolese. Tutte attività a beneficio delle importazioni ed esportazioni del porto.