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28 marzo 2024, Aggiornato alle 16,33
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Infrastrutture

Il Piano da due miliardi per il porto di Genova

Diga foranea più lontana e torre dei piloti più al sicuro. VTE diventa terminal-isola. Waterfront, nuove imboccature e impianti a gas


Un Piano Regolatore Portuale-"Piano dell'acqua" enorme, da due miliardi di euro, quello battezzato e disegnato dall'Autorità portuale di Genova e che sarà presentato nella riunione del Comitato portuale programmata per fine mese.

Il piano
• Spostamento della diga foranea di 500 metri al largo (un miliardo di euro in otto anni), permettendo di allargare il porto nelle imboccature. Costo 1 miliardo per otto anni di lavori
• Nuova imboccatura a Ponente per l'ingresso delle grandi navi. Costo: 250 milioni per tre anni di lavori
• Nuovo waterfront "Blue Print", disegnato da Renzo Piano, con nuovi spazi per i cantieri e una nuova ubicazione per la torre dei piloti. Costo non noto
• Il terminal Vte viene trasformato in isola-container, con il prolungamento del canale di calma di Prà per allontanare la banchina dalle zone abitate. Collegamento via strada e ferrovia e possibilità di prolungamento di 750 metri per far attraccare anche i traghetti e le crociere). Costo: 500 milioni per sei anni di lavori
• Spostamento del polo chimico di Genova vicino i petroli o nelle aree vicino la Lanterna. Costo non noto
• Realizzazione di postazioni per gas naturale liquefatto. Costo non noto

Dopo l'approvazione del Comitato portuale il piano sarà sottoposto al VAS (Valutazione Ambientale Strategica). 

«L'obiettivo generale del piano è quello di consentire al porto di Genova di vincere la scommessa con il gigantismo navale e di garantire allo scalo un altro secolo di sviluppo» spiega il presidente del porto Luigi Merlo. L'Authority ha calcolato che con questo nuovo porto la capacità di movimentazione dei container salirà fino a sei milioni di teu l'anno, accogliendo navi fino a 24 mila teu, anche se non esistono ancora.